Memorandum di intesa Stato-Regione Basilicata- La scheda

“Lo Stato riconosce che la Basilicata rappresenta il nodo centrale del sistema dell’energia per il Mezzogiorno, svolgendo un ruolo rilevante per l’intero Paese” è questo il presupposto base su cui si fonda il memorandum di intesa.
Il Governo Nazionale e la Regione Basilicata ritengono concordemente che l’accesso alle risorse energetiche lucane ed il loro corretto, razionale e sostenibile utilizzo rappresentino un fattore della ricchezza e della competitività del territorio regionale.
In relazione ai diversi strumenti di programmazione che mirano alla concretizzazione delle priorità individuate dal Quadro Strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, è stato redatto un quadro di intesa tra lo Stato e la Regione Basilicata.
“Le parti hanno deciso di affrontare in maniera sinergica la questione, attraverso la definizione di un programma, avente finanza addizionale, che tenga conto dei programmi di investimento delle Compagnie in considerazione del livello di importanza degli investimenti programmati e richiesti dai medesimi operatori, e hanno condiviso la necessità di adottare un approccio globale, equilibrato e ambientalmente sostenibile con l’ individuazione di quattro assi strategici fondamentali basati su:
1. Prevenzione, tutela dell’ambiente e del territorio e mantenimento delle qualità ambientali, con particolare riguardo anche alle strategie di ripristino ambientale, assunti come precondizione dello sfruttamento delle risorse energetiche fossili della Basilicata;
2. Incremento dell’accessibilità regionale attraverso la connessione con i nodi delle reti nazionali della mobilità;
3. Creazione di nuova occupazione attraverso la ricerca, la formazione e la promozione di nuove iniziative in campo ambientale, turistico ed industriale;
4. Costituzione di un cluster dell’energia avente valenza nazionale ed internazionale.”
L’intesa sarà attuata mediante l’implementazione di specifiche linee d’azione:
– “Realizzare un Distretto energetico in Basilicata con la diretta partecipazione di Enti di ricerca e soggetti industriali interessati allo sviluppo di tutte le filiere produttive tecnologiche nel settore dellʹenergia, per favorire l’insediamento e il consolidamento nell’area di operatori economici ed industriali specializzati nella produzione di materiali innovativi, impiantistica e componentistica e la definizione attuativa di un quadro infrastrutturale e della mobilità che consenta il rilancio del territorio;
– Garantire le iniziative di corretta informazione e di sensibilizzazione pubblica sul ruolo delle attività energetiche e geominerarie nel Paese e sul loro apporto allo sviluppo economico sostenibile locale;
– Attivare i programmi aventi specifiche misure di prevenzione e sicurezza del territorio, rigenerazione urbana e ambientale e di miglioramento della qualità della vita, anche ai fini dell’aumento dell’attrattività turistica;
– Realizzare infrastrutture industriali ed energetiche ad alto contenuto innovativo e ambientalmente compatibili;
– Assicurare condizioni e procedure coordinate per la ricerca e lo sfruttamento sostenibile delle risorse energetiche disponibili in Basilicata e di interesse nazionale e strategico per il Paese, al fine di favorire tempi certi delle procedure di autorizzazione per la ricerca e la coltivazione delle risorse energetiche e costi predeterminati anche attraverso la condivisione, a livello regionale, di funzioni di verifica e controllo connesse alla prospezione e coltivazione, mediante apposito accordo tra Governo e Regione;
– Raccordare e stabilire la cooperazione tra le strutture tecniche e amministrative centrali e quelle regionali e sviluppare programmi di ricerca scientifica, con il coinvolgimento di enti e istituzioni di ricerca presenti in Regione, nei settori della cattura e sequestro dei gas climalteranti e della geotermia;
– Costituire reti di impresa per lo sviluppo di tecnologie innovative e a basso impatto ambientale per l’estrazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse energetiche disponibili e, più in generale, per avere più capacità complessiva di sviluppare multifunzionalità e pluri‐tecnologie;
– Realizzare un Centro di Studi Europeo sull’Energia e sulla Sicurezza Energetica, come istituzione comunitaria a carattere sovranazionale;
– Promuovere e sviluppare rapporti tra le Università per la creazione di corsi di laurea specifici e di alta formazione
– Creare una Scuola Superiore di Formazione sull’Energia per la formazione di quadri e di tecnici giuridico‐amministrativi, economico‐finanziari e industriali nel campo delle installazioni e delle realizzazioni di impianti di energia e più in generale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, della rigenerazione urbana e rurale, dell’analisi e monitoraggio del rischio sismico e idrogeologico, della protezione ambientale e geologica e della certificazione di qualità”.
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