“Si comincia dal Sud e, soprattutto, dai giovani. L’obiettivo è quello di rendere il Paese più ‘intelligente’ grazie alla creazione di nuovi modelli di gestione del territorio”
“Le città devono diventare sempre più laboratori di eccellenza. Tecnologiche, confortevoli, sicure, ma soprattutto sostenibili. Il bando promosso dal Miur rappresenta un’occasione importante per i territori del meridione, perché punta sulle cosiddette ‘smart cities’, le città sulle quali si sta scommettendo, in Europa e nel mondo, per garantire uno sviluppo urbano equilibrato e sostenibile. Città in cui gli investimenti in capitale umano, sociale e in infrastrutture tradizionali e Ict, producono uno sviluppo economico sostenibile, migliorando al contempo la qualità della vita degli abitanti”.
“Si comincia dal Sud e, soprattutto, si comincia dai giovani. Gli assi di azione sono vari e coinvolgono tutti gli aspetti del vivere urbano: mobilità e trasporti, ambiente ed energia, qualità dell’edilizia e dell’impianto urbanistico, economia, capacità di attrazione di talenti e investimenti, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, salute e sistemi di teleassistenza, educazione.
Una smart city è, quindi, uno spazio urbano, ben diretto da una politica lungimirante, che gestisce al meglio le risorse naturali attraverso una governance partecipativa ed una strategia coerente nell’uso delle tecnologie più avanzate”.
“Condivido il pensiero strategico del Ministro Profumo. L’idea guida è quella di trasformare le regioni in una sorta di ‘apple store’: ognuna deve essere in grado di sviluppare delle applicazioni che possano essere condivise da tutte le altre, con l’obiettivo di rendere il Paese non solo più digitale, ma anche più “intelligente” grazie alla creazione di nuovi modelli di gestione del territorio”.
bas 07