Terremoto ’80: “Concorso di idee”, iniziativa per non dimenticare

I commenti del presidente De Filippo e degli assessori Viti e Mancusi

“Il terremoto del 1980 ha rappresentato una pagina terribile della nostra storia. In poco più di un minuto la Basilicata si ritrovò con paesi distrutti, vite spezzate, la geografia dei luoghi alterata. Ma i lucani seppero reagire con dignità, pazienza e tenacia, consegnandoci una Basilicata più forte e salda nei suoi valori”. Lo ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo durante la cerimonia di premiazione del concorso di idee “Il terremoto raccontato con gli occhi di chi non c’era”.
Con questa iniziativa, ha continuato De Filippo, “vogliamo mantenere vivo il ricordo di quella pagina, fatta di sofferenza ma anche di speranza e solidarietà. Molti giovani da ogni parte di Italia spontaneamente si precipitarono nelle zone terremotate per testimoniare in modo concreto la propria solidarietà. Nel nostro Paese, dove non sono mancati, e purtroppo non mancano ancora oggi, i tentativi di dividere l’Italia, quella fu una mobilitazione popolare nel nome dell’unità nazionale della quale dobbiamo andare tutti fieri. Così come fu encomiabile l’azione dei sindaci e degli amministratori nell’opera di ricostruzione. Per tutti questi motivi, abbiamo voluto coinvolgere le giovani generazioni che, per loro fortuna, non hanno vissuto gli attimi terribili di quel 23 novembre '80, perché attraverso i racconti diretti e indiretti di quanti c'erano, possano anch'esse diventare custodi di un pezzo di storia della nostra terra".
Tra le manifestazioni e le celebrazioni per ricordare il terremoto dell’80, ha sostenuto l’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Vincenzo Viti, è da segnalare il concorso di idee per le scuole.
“Sono passati oltre trent’anni dal quell’evento che ha segnato profondamente la Basilicata, ma la Regione – ha sottolineato Viti – non ha voluto dimenticare anzi ha voluto, a distanza di tanto tempo, conservare la memoria storica del sisma.
Gli studenti che hanno aderito a quest’iniziativa, presentando lavori pregevolissimi, hanno avuto un’occasione in più per riflettere sulla tragedia che si abbatté sui nostri paesi e da cui la Basilicata venne fuori mostrando spirito di sacrificio e laboriosità.
Il processo di ricostruzione segnò anche la nascita dell’Università della Basilicata, proprio per la consapevolezza che nel talento delle giovani generazioni e nella vocazione dei territori risiede la chiave per la crescita e lo sviluppo della regione”.
“In molti dei filmati in concorso – ha detto a margine della premiazione l’assessore alle Infrastrutture Agatino Mancusi – sono state inserite immagini di repertorio che documentano la distruzione di interi paesi. Il terremoto trovò impreparata la macchina dei soccorsi a cui sopperì il volontariato, che in una mobilitazione immediata si impegnò in una gara di generosità per alleviare il dolore e la sofferenza dei lucani. Il volontariato di quei giorni si è tradotto in un sistema organizzato di Protezione Civile, a livello nazionale e regionale, quest’ultimo distintosi per tempestività degli interventi ed efficienza. Da quell’esperienza, inoltre, è nata – ha concluso Mancusi – un’idea della Protezione civile che esula dalla sola emergenza per affrontare la previsione e la prevenzione dei rischi ambientali. Una nuova cultura che ha caratterizzato, oltre che il processo di ricostruzione post sisma, soprattutto le politiche di salvaguardia del territorio”.
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