Screening neonatale per la Sma

L'assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, commenta l'approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale: "La Basilicata compie un importante passo in avanti sul fronte della prevenzione e della tutela della salute dei più piccoli. Un atto di civiltà".

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L'assessore regionale Cosimo Latronico

“Con l’approvazione in Consiglio regionale della proposta di legge che introduce lo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (SMA), la Basilicata compie un importante passo in avanti sul fronte della prevenzione e della tutela della salute dei più piccoli. È un atto di civiltà che conferma la centralità delle politiche sanitarie regionali orientate all’equità e alla lotta contro ogni forma di discriminazione sanitaria”.
Così l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, commenta l’approvazione della norma che istituisce l’obbligatorietà dello screening neonatale per la SMA, una patologia rara ma altamente invalidante che, se diagnosticata precocemente, può essere efficacemente trattata grazie alla terapia genica. “In Italia – spiega Latronico – ogni anno nascono circa 50 bambini affetti da SMA. In Basilicata la frequenza di questa malattia è stimata in un caso ogni due anni. L’atrofia muscolare spinale di tipo 1, la forma più grave, è oggi curabile grazie ai progressi della medicina. Tuttavia, la diagnosi tempestiva nei primi mesi di vita è fondamentale per poter attivare subito le terapie disponibili e garantire ai piccoli pazienti concrete possibilità di guarigione e di una vita normale”.
La nuova legge non si limita allo screening neonatale, ma prevede anche l’attivazione di protocolli preventivi finalizzati all’identificazione dei portatori sani della malattia all’interno della popolazione generale. “Questa duplice azione – sottolinea l’assessore – consente non solo di intervenire precocemente sul neonato, ma anche di attuare campagne di prevenzione primaria attraverso la ricerca dei portatori, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità nella pianificazione familiare. Si tratta – conclude Latronico – di una scelta lungimirante, che guarda alla prevenzione come strumento fondamentale per tutelare il diritto alla salute e per contrastare le disuguaglianze. Una sanità che previene è una sanità che include, che cura senza lasciare indietro nessuno”.

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