Matera, “Dalla terra dove i sassi ti sorridono”

Ultimo appuntamento il 2 ottobre con la rassegna letteraria "Scrittori allo specchio" organizzata dall'associazione "Amabili confini". Protagonista Silvia Pozzi, esperta di lingua e letteratura cinese nonché voce italiana di importanti scrittori come Yu Hua.

Volge al termine anche la quinta edizione della rassegna dedicata alla grande narrativa mondiale attraverso lo sguardo dei loro traduttori, organizzata e promossa dall’associazione Amabili Confini.

“Scrittori allo specchio” consolida il proprio ruolo e spazio di confronto e approfondimento culturale sul mestiere della traduzione e si conclude tra l’entusiasmo e gli apprezzamenti del pubblico e degli ospiti che hanno dato vita all’intero programma.

Con l’evocativo monologo “Dalla terra dove i sassi ti sorridono”, l’ultimo appuntamento vedrà protagonista Silvia Pozzi, autorevole esperta di lingua e letteratura cinese nonché voce italiana di uno dei più importanti scrittori cinesi contemporanei, Yu Hua, autore de Il settimo giorno, pubblicato da Feltrinelli nel 2017: sette giorni immaginati nell’Aldilà, per una ironica meditazione sul destino e sul senso della fine, con una critica feroce sulle contraddizioni più profonde della Cina contemporanea, tra comunismo e ipercapitalismo.

L’incontro si terrà giovedì 2 ottobre alle 18:30 alla Fondazione Le Monacelle con ingresso libero e sarà condotto da Andrea Fontanarosa.

Silvia Pozzi è professore ordinario di lingua e letteratura cinese all’Università di Milano-Bicocca e insegna traduzione letteraria cinese alla Civica Scuola Traduttori e Interpreti “Altiero Spinelli” di Milano. Dal 2020 è direttore scientifico dell’Officina di Traduzione Permanente (officina.formazione.unimib.it), laboratorio di ricerca e formazione nell’ambito della traduzione letteraria. Dal 2014 è condirettore editoriale della rivista di letteratura cinese contemporanea Caratteri. La sua attività di ricerca si concentra sulla letteratura cinese moderna e contemporanea, la letteratura femminile e la traduzione letteraria. Ha tradotto in italiano numerosi autori cinesi e taiwanesi, tra cui A Yi, Hao Jingfang, Qiu Miaojin, Wu Ming-yi e Yu Hua. Nel 2021 ha ricevuto il premio nazionale per la traduzione del Ministero della Cultura e nel 2022 il premio Bottari Lattes per la traduzione dal cinese. Nel 2024 è risultata tra i vincitori della 17ª edizione dello Special Book Award of China, il più alto riconoscimento assegnato dalla Repubblica Popolare Cinese nel settore editoriale a traduttori, editori e scrittori stranieri. Nel 2022 ha pubblicato per Hoepli il volume Il carattere e la lettera. Tradurre dal cinese all’italiano.

«L’edizione di quest’anno ha fatto registrare una netta crescita del pubblico, – dichiara il direttore artistico Francesco Mongiello – a dimostrare il grado di interesse che la gente manifesta verso quelle iniziative originali pensate con l’intento di avvicinare i lettori alle grandi opere letterarie senza la solennità delle “lectio magistralis”. Sono lusingato per gli apprezzamenti ricevuti e, al contempo, onorato di aver ospitato finora alcuni tra i più importanti traduttori italiani, che hanno conquistato le simpatie del pubblico non solo per le loro evidenti competenze, ma soprattutto per la loro umiltà. Una qualità che, come ha rimarcato Silvia Pareschi in un recente saggio dal titolo “Fra le righe”, dovrebbe contraddistinguere la professione del traduttore».

 

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