Copam; De Filippo: Più forti per far valere ragioni lucane

“Disposti a sostenere esigenze energetiche del Paese, indisponibili ad accontentarci su sicurezza e sviluppo. E i mezzi e le energie ci sono”

"Dopo tre giorni di confronti usciamo rafforzati nel mandato che stiamo portando avanti: la Basilicata è disposta a continuare a farsi carico del tema energetico per sostenere il Paese, ma chiede a tutti gli altri soggetti della partita di mostrare altrettanto senso di responsabilità nell'offrire le massime garanzie per l'impatto delle attività sul territorio, e gli esperti ci hanno detto che esistono tecniche adatte d'avanguardia che noi chiediamo, e prevedere compensazioni di sviluppo che a fronte del servizio offerto da questa terra diano un orizzonte che vada oltre il tempo del petrolio". È la riflessione del presidente della Regione, Vito De Filippo, a conclusione dei lavori della Conferenza Petrolio e Ambiente 2011.
"La disponibilità e l'interesse che la comunità lucana ha mostrato per l'iniziativa – ha detto De Filippo – ci consentono per un verso di sentirci più forti nel confronto con Governo e territorio, per un altro di sgombrare il campo da catastrofismi e falsi problemi per meglio mettere a fuoco i problemi e anche i rischi reali e chiedere soluzioni prima di procedere. Per questo importante è stato il contributo offerto non solo da tecnici ed esperti, ma anche e forse soprattutto dal mondo ambientalista, e non mi riferisco soltanto a Legambiente e Wwf presenti al tavolo dei relatori, ma anche alle tante altre sigle, ai movimenti, ai cittadini che con spirito critico, domande, prese di posizione hanno consentito a questo dibattito di essere più ricco".
"A valle di questo confronto articolato e non scontato – ha concluso De Filippo – la posizione della Basilicata è più forte, perché più ampia, più coesa. E con questa consapevolezza il processo di condivisione andrà avanti tutti i giorni con le espressioni del territorio lucano, mentre ci impegniamo a far procedere il confronto con Stato e Compagnie per far valere le ragioni dei lucani".

    Condividi l'articolo su: