“Desidero ringraziare per le innumerevoli attestazioni di solidarietà e di consenso che mi sono pervenute e che mi stanno pervenendo sia dai colleghi che hanno vissuto la mia esperienza in Parlamento, sia da colleghi consiglieri del PD e di altri gruppi, sia da amministratori e cittadini che evidentemente da quaranta anni partecipano ad un’altra storia, opposta a quella che si intende raccontare attraverso l’insulto e la contraffazione della verità. A tutti ho risposto e rispondo che, in sede di bilanci finali ognuno saprà rendere conto dell’utilità offerta alla vita della regione e del Paese. E quando saranno sbollite le irritazioni per gli eventi così imprevisti e sgraditi di queste ore, apparirà chiaro che nessun anatema offensivo e nessun tentativo intimidatorio varranno a cambiare le cose: talmente chiare da apparire inconfutabili. Sarà invece conveniente affrontare con realismo e con serenità i temi e i nodi di un malessere così diffuso e censurare gli effetti di un costume politico che certo non può “fare a pezzi” una persona come me che non meriterebbe un odio così viscerale ma che,al di là delle diversità di opinione ha diritto ad essere rispettata , ma una civiltà di relazioni umane che erano state finora la condizione minima per una possibile convivenza.
Sono inoltre sempre più convinto che non vadano alimentati pretesti e tensioni surrettizie che puntano a banalizzare quando non a cancellare il senso del responso elettorale delle primarie.Perciò, al termine di una pagina per me dolorosa e incomprensibile, a tutti i miei interlocutori ho detto e dico che va scongiurato l’avvelenamento dei pozzi e la sindrome distruttiva di chi scambia la libertà di opinione per un delitto di lesa maestà. Mi ostino a pensare che non sia ancora perduto, al di là di siffatti grossolani incidenti di percorso, il senso dell’avventura che può tenere insieme persone diverse per storie, culture, sensibilità ed esperienze. A meno che le vicende prossime venture non inducano a considerarla conclusa, ancor prima che essa manifesti una speranza di sopravvivenza “.
BAS09