Per il consigliere dell’Api “si tratta di un importante provvedimento in grado di incrementare notevolmente l’energia prodotta con fonti rinnovabili”
“Il recente D.M. del 15.3.2012 (cosiddetto Burden Sharing) ripartisce fra le Regioni e le Province di Trento e Bolzano la quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti rinnovabili, necessaria per raggiungere l’obiettivo UE del 17 per cento del consumo interno lordo entro il 2020, previsto per l’Italia dalla direttiva CE 28/2009. La Basilicata è chiamata ad uno sforzo importante, in quanto l’attuale quota del 7,9% dovrà salire al 33%; ciò significa fare di tutto non solo per accelerare al massimo l’iter dei provvedimenti legislativi di modifica/attuazione del Piear, ma anche riuscire a ‘formare’ una nuova sensibilità nei cittadini e negli amministratori pubblici che devono riuscire a combinare il raggiungimento di questi obiettivi con la tutela del territorio”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale Alessandro Singetta (Api) che ha sottolineato “la necessità di fare presto per ridurre le distanze da altre regioni che hanno investito e favorito subito l’uso delle energie rinnovabili, ma anche l’impegno per la difesa del territorio; la Basilicata deve riuscire a mantenere inalterate le sue bellezze naturali per puntare sempre più su un turismo di qualità”.
“Non vi è dubbio, tuttavia, – ha concluso Singetta – che incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili non serve solo a tutelare l’ambiente, ma anche a creare interessanti opportunità occupazionali, mai così necessarie come in questo momento di crisi generale. Sarà anche possibile valorizzare la filiera economica italiana”.