Sviluppo sostenibile legato al binomio ambiente e opportunità offerte ai territori coinvolti nelle attività di estrazione del greggio. Tutela della natura e della salute dei cittadini lucani mediante il monitoraggio costante delle aree interessate da insediamenti industriali, dei fiumi, dei laghi, del patrimonio forestale. Progettazione sperimentale ed innovativa di filiere energetiche ecocompatibili nelle aree protette. Programmazione e gestione integrata territoriale del sistema di raccolta dei rifiuti incentrato sulla differenziata.
Sono queste le tematiche strategiche che hanno caratterizzato l’attività del Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità nel 2011.
Il tema “Petrolio e Ambiente”, è stato al centro, a marzo, della tre giorni della Copam. Le relazioni scientifiche e gli interventi autorevoli hanno messo a fuoco nelle varie sessioni di lavoro, la ricerca di un punto di equilibrio, per contemperare le esigenze economiche ed energetiche del Paese con la necessità di tutelare l’ambiente e la salute, puntando alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.
La Conferenza ha coinciso con l’inaugurazione dell’Osservatorio Ambientale Val d’Agri a Marsico Nuovo, per rispondere alle esigenze delle comunità locali che richiedono informazioni tempestive, certificate e verificabili sui problemi ambientali potenzialmente correlati alle attività di estrazione petrolifera.
Nel 2011 nasce in Basilicata Contambiente, un sistema per valutare le politiche nel settore. Parallelo alla tradizionale rendicontazione, il nuovo impianto finanziario permetterà agli Enti locali di valutare l’efficacia delle politiche territoriali sull’ambiente. E per i rifiuti, l’accordo Regione, Provincia Potenza, Comune di Venosa ha potenziato la piattaforma di trattamento meccanico biologico ubicata in territorio di Venosa per ottenere compost di qualità. E’ partita la raccolta differenziata in diverse aree della Regione.
Grande attenzione alle situazioni “più sensibili” dal punto di vista ambientale. In seguito al caso Fenice, il governo regionale ha varato il Tavolo sulla trasparenza, di cui fanno parte istituzioni, tecnici, Ispra e Istituto superiore di Sanità, associazioni ambientaliste, di lavoratori e di cittadini, con l’obiettivo di far chiarezza sull’impianto di termovalorizzazione che sorge in territorio di Melfi. Ma sono cresciuti anche i controlli e le prescrizioni ambientali per il Centro Oli in Val d’Agri, il Fiume Noce e il Lago del Pertusillo, finalizzati a eliminare le cause di mutamenti dell’habitat naturali. Notevoli benefici, a protezione della diga, verranno apportati dalla messa in esercizio di 4 nuovi depuratori a Tramutola, Spinoso, Grumento Nova e Montemurro, tutti dotati di trattamento terziario dei reflui. La recente sottoscrizione del Protocollo d’intesa sulla qualità ambientale con l’Italcementi Matera sta consentendo di abbattere le emissioni inquinanti nell’area materana.
Si sta seguendo con attenzione anche il processo di decomissioning del centro Trisaia di Rotondella. Sul versante energia da sottolineare il Progetto Enerpark per le foreste di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane per la realizzazione di un gassificatore a biomasse per la produzione di gas per la mobilità sostenibile. L’intesa Regione-Sindacati, infine, ha assicurato le 130 giornate lavorative agli operai della forestazione.