Al quarto appuntamento con gli stati generali della salute alcune idee del nuovo piano sanitario regionale: solidarietà, sussidiarietà, sostenibilità
“Siamo alla quarta giornata e credo che oggi trattiamo uno dei temi centrali della questione sanitaria e delle sue politiche. Il tema del rapporto fra medicina ospedaliera e quella del territorio è, infatti, centrale nel sistema sanitario”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, nell’aprire i lavori del quarto appuntamento degli Stati generali della salute. “E’ un argomento – ha aggiunto Martorano – ampiamente dibattuto, ma forse anche poco approfondito, e che registra anche alcune divisioni che esistono nel sistema sanitario. Dal mio canto preferisco guardare a questo tema con molta attenzione, ma anche provando a rimanere un po’ distante da alcune argomentazioni che alcune volte vengono portate sui tavoli della discussione non sempre coerenti con le reali esigenze del sistema e dei cittadini. Questa giornata – ha continuato Martorano – rappresenta una straordinaria opportunità per parlare seriamente e in modo approfondito sulle argomentazioni vere che riguardano la medicina del territorio, l’organizzazione dei distretti e dell’assistenza ospedaliera. Un confronto adeguato all’importanza dell’argomento grazie anche alla presenza di autorevoli relatori fra cui segnalo Ivan Cavicchi, professore di organizzazione sanitaria all’Università La Sapienza di Roma che, senza dubbio, offrirà alcune indicazioni per il piano sanitario regionale su cui stiamo lavorando”.
Subito dopo è intervenuto Antonio Flovilla, che, in rappresentanza delle strutture private accreditate, ha proposto “una rete tra pubblico e privato dei laboratori il grado di risolvere il problema dei collegamenti tra territori”. Ed ha chiesto una “maggiore consapevolezza del ruolo del sistema accreditato come una risorsa da valorizzare e potenziare per avvicinare i cittadini al sistema sanitario”.
Dopo gli interventi di Gerardo Salvatore, del Dipartimento Salute della Regione, che si è soffermato sulla sicurezza alimentare e di Franco Roberto, Prof. ordinario di Patologia Generale veterinaria dell’Università Federico II, che ha segnalato il primato della Basilicata su alcune iniziative come il progetto sull’inquinamento ambientale della Val D’Agri, ha preso la parola Ivan Cavicchi.
In particolare, Cavicchi ha espresso apprezzamenti per la organizzazione degli Stati Generali sulla Salute “perchè arrivano in un momento particolare in cui sta cambiando la organizzazione dello Stato passando a un sistema federalista, sta per essere approvata una manovra finanziaria dello Stato diversa dalle altre e perchè à cambiata l’idea stessa di malattia che chiede sempre di più umanizzazione”. Cavicchi, inoltre, si è soffermato su alcune idee che sono alla base del piano regionale della salute. “Stiamo costruendo questo lavoro – ha detto – sulla base del criterio della convenienza, sia sul piano etico che economico. Stiamo trovando il modo per far andare d’accordo i diritti dei cittadini con le ragioni economiche. Integrare ospedale e territorio oggi è sicuramente conveniente, sia sul piano etico che economico. Ed è anche per questo che è la cosa più difficile da fare. L’integrazione ci permette di superare sovrapposizioni e inutili attività, permette di fare continuità terapeutica. Nel piano sanitario regionale stiamo lavorando sulle tre esse: solidarietà, che va ridefinita attraverso una equa distribuzione dei servizi; sussidiarietà, con definizione dei distretti rispetto alle comunità di riferimento e non ai territori; sostenibilità, la salute della gente è la ricchezza della Basilicata. Inoltre – ha concluso Cavicchi – intendiamo passare dal concetto di ricovero al concetto di ospitalità per migliorare la qualità dell’assistenza al malato”.
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