Ugl, cordoglio per ennesima vittima sul lavoro

“In riferimento all’incidente sul lavoro avvenuto stamani in cui è morto decapitato sulla linea ferroviaria Jonica, tra Policoro e Nova Siri, mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione con altri 4 colleghi, quando è stato travolto, sul binario della linea Sibari – Taranto, da una macchina operatrice adibita a tali interventi,”Possiamo solo dire con immenso e duro rammarico che l’assenza di una efficace politica sulla sicurezza sul lavoro in questo Paese porta a queste nefaste conseguenze. Siamo stufi di una contabilità che certifica le disgrazie che colpiscono i lavoratori ed è indispensabile che questo stillicidio abbia fine”.
Lo dichiarano congiuntamente in un comunicato stampa Luigi D’Amico, segretario provinciale di Matera dell’Utl-Ugl, e Giuseppe Giordano,segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, commentando l’incidente sul lavoro in cui oggi è morto un operaio mentre stava effettuando lavori di manutenzione sulla tratta ferroviaria tra Policoro e Nova Siri.
“Alla famiglia del lavoratore Carmelo Costanzo di 46 anni di Paola (CS), siamo vicini in un momento tragico e siamo fortemente critici per come si possa oggi ancora morire sul lavoro: basta ai soli proclami e messaggi di cordoglio. Rivolgiamo un corato appello alle Ferrovie dello Stato affinché – continuano gli esponenti dell’Ugl – rendano sicure e adeguate le attività di manutenzione dell’infrastruttura.
L'ennesima morte bianca ci fa riflettere ed indignare. Morire così non è possibile nel terzo millennio. Cosa è accaduto? Erano state osservate tutte le prescrizioni sulla sicurezza? E’ il terzo incidente mortale che accade nel materano nel giro di poche ore, dopo l’operaio della Valdadige di Matera, ucciso da un cancello che lo aveva travolto durante il turno ed il giovane travolto mentre era intento a lavorare con un mezzo meccanico a S. Paolo Albanese. Essi confermano che l’attenzione per la sicurezza e la prevenzione va rafforzata, anche in questi casi con gli accertamenti rigorosi delle dinamiche che potevano essere evitate”.
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