Regione, Usb su contratti a tempo determinato e part time

La Regione trasformi subito i contratti da tempo determinato in tempo indeterminato.
"Durante l’ultima delegazione trattante è stato accolto con entusiasmo da parte della rappresentanza sindacale presente l’incremento di ore, inerente il personale assunto con contratto a tempo indeterminato part time (18 ore). Il riferimento è la D.G.R. n. 1687 del 22/12/2015, con la quale è stata approvata la graduatoria e nomina dei vincitori della selezione, per laureati in Scienze Forestali o Scienze Agrarie, che comprende 32 persone". Lo afferma l'Usb in un comunicato stampa firmato dalla rsu Paolo Baffari e dal coordinatore Francesco Castelgrande. 
"Da tale graduatoria, sulla base delle risorse disponibili, sono stati assunti finora con il contratto su citato, i primi 19 laureati in graduatoria; tutti gli altri continuano a lavorare all’interno dei Dipartimenti regionali con contratto a tempo determinato.
L’USB, nel condividere la necessità (confermata dalle carenze organiche di numerosi uffici) di trasformare, entro la fine dell’anno in corso, i contratti a tempo indeterminato part time in contratti full time, tuttavia chiede che venga applicato un criterio di equità e giustizia, nei confronti degli altri lavoratori in graduatoria, ancora con contratti a tempo determinato, trasformando “prioritariamente” tali contratti in tempo indeterminato, pur se, provvisoriamente, part time.
Il D. Lgs. 75 del 25/05/2017 (Legge Madia) lo consente e lo sancisce all’art. 20, “Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni”, comma 1, lettere b) c) e d). Le risorse sono disponibili (e lo sono di certo se in Agosto si è provveduto con urgenza ad assumere altri 3 dirigenti…).
Esiste infine un’oggettiva e incontestabile urgenza di acquisire a tempo indeterminato una disponibilità di personale (con competenze ed esperienze già ampiamente acquisite), sulla base della quale è possibile e doveroso inserire tale fabbisogno nel Piano Triennale, che va definito in tempi brevi e con una prioritaria attenzione al suddetto superamento del precariato, anche rispetto all’incresciosa condizione dei precari dell’assistenza tecnica PO FESR".

bas 02

    Condividi l'articolo su: