Rapporto Ceis: Basilicata virtuosa nel 2011 a rischio tagli 2012

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Martorano: “I tagli che si preannunciano per l’anno in corso mettono a rischio la tenuta complessiva del sistema sanitario”

All’interno del complessivo quadro internazionale, il sistema sanitario italiano si distingue per efficienza ed efficacia della spesa. In questo contesto, la sanità lucana fa bella mostra di sé confermandosi tra le regioni d’Italia che hanno il costo pro capite più basso per popolazione “pesata”.
È quanto emerso oggi a Roma durante la presentazione del rapporto del Centro di studi economici ed internazionali dell’Università Tor Vergata di Roma (Ceis), un’iniziativa che ha avuto luogo nella Camera dei deputati alla presenza del ministro della Salute Renato Balduzzi, del presidente della commissione Igiene e Sanita del Senato, Antonio Tomassini, del rettore dell’università Tor Vergata Renato Lauro, il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale del senato, Ignazio Mariano, e dell’assessore alla Salute della Regione Basilicata Attilio Martorano.
La Basilicata nel 2011 si conferma come regione virtuosa nel panorama nazionale. Infatti il dato pro capite per spesa sanitaria per popolazione pesata (alla luce dei differenti fabbisogni di cura dovuti alle differenze anagrafiche: la Basilicata è l’unica regione del Sud che ha una struttura demografica simile a quella del Centro-Nord con una crescente prevalenza di anziani) è il più basso in Italia”.
Martorano, intervenendo alla presentazione del rapporto, ha confermato l’impegno a proseguire l’azione di riforma della sanità regionale già avviata da tempo, in un contesto di scarsità di risorse finanziarie. L’assessore regionale, a margine dell’incontro di questa mattina, si è detto poi “preoccupato delle anticipazioni fatte dal ministro della Salute Renato Balduzzi circa un possibile tagli al Fondo sanitario nazionale già a valere dall’anno in corso. In tema di spending review – ha aggiunto Martorano – la Regione Basilicata ha avviato già da tempo un processo di riforma, basato anche sulla ricerca di sprechi ed inefficienze. Gli ulteriori sacrifici che verrebbero chiesti – ha avvertito Martorano – rischiano di far scattare i Piani di rientro anche per quelle Regioni che nel frattempo non hanno sforato la soglia del 5 per cento, come previsto dall’attuale Patto della salute”.
“Se dovesse confermarsi questa previsione – ha concluso l’assessore – sarà quanto mai necessaria un’azione straordinaria, partecipata da tutto il sistema delle professioni e delle organizzazioni sindacali regionali, per evitare di disperdere quanto di buono è stato già fatto sinora per il sistema sanitario regionale”.

sil

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