Il consigliere del Pdl: “Il mondo che oggi inneggia al Pd dimentica con troppa facilità quale realtà si vive in Basilicata. Una terra e un popolo ridotti allo stremo delle forze da coloro i quali oggi vengono salutati come i nuovi messia”
“Salire sul carro dei vincitori è una prassi molto in voga in Basilicata. Soprattutto negli ambienti di ‘cultura’. Basta annusare un cambiamento politico e si sgomita per farsi notare celebrando con i mezzi che si ha a disposizione i nuovi eroi”. A dichiararlo il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa che aggiunge: “Capita così che chi ancora non s'è misurato con le urne sia già il vincitore. Bersani e il suo fido Speranza, Folino e De Filippo fanno proseliti in Basilicata tra coloro i quali ci tengono a reclamare la loro attenzione. Se c'è un settore in Basilicata che non conosce disoccupazione è quello dei cosiddetti ‘cercatori di fortuna’. Loro sanno come fare a campare. Ricevono indicazioni ogni giorno”.
Per il consigliere Rosa “sono tante, infatti, le manifestazioni pubbliche di ‘conveniente sottomissione’: dalle assunzioni di ‘editorialisti scomodi’ in Regione, alle ‘illustre’ firme in calce alla candidatura in favore di D’Alema, all’appello a Bersani delle ‘fantomatiche’ rappresentanze agricole, alle pagine intere dei giornali inneggianti alle qualità dei vari personaggi politici. Tutto sempre e stranamente in favore del Pd. C'è una cultura (chiamiamola così) schiacciata sul Partito-Regione. Per intenderci quello del duopolio Folino-De Filippo che è riuscito a permeare gli ‘ambienti che contano’ della Basilicata”. “Capacità dei primi o spirito di ‘sacrificio’ dei secondi? – domanda l’esponente del Pdl. Non sta a me dirlo. Quel che è certo è che, anche a leggere le prime pagine di certi giornali sembra che oltre il Pd e la sua magnificenza in Basilicata non esista altro. Questo mondo che oggi inneggia al Pd dimentica con troppa facilità quale realtà si vive in Basilicata. Una terra e un popolo ridotti allo stremo delle forze da coloro i quali oggi vengono salutati come i nuovi messia”.
“Per cosa devono essere premiati questi uomini? Per avere sfruttato la povertà rendendo tutti più deboli e controllabili? – si chiede Rosa. Non è populismo il mio. Ma l'istantanea, l'ennesima, del ‘Sistema Basilicata’ che si rigenera attraverso una nuova figura, quella del ‘non bisognoso che però chiede’: soggetto dotato di un buon bagaglio culturale disposto a vendere il proprio status di uomo libero al migliore offerente. La cultura – conclude Rosa – serve anche a questo. E chi va dicendo che non dà da mangiare è in evidente errore”.