Piano integrato della salute, prosegue il confronto

Previsto per il 16 settembre presso l'Unibas un incontro con i rappresentanti istituzionali della Provincia di Potenza, assieme ad associazioni e operatori del Terzo settore. Latronico: "Costruiamo un sistema capace di ascoltare, prevenire, curare e accompagnare".

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L'assessore regionale Cosimo Latronico

La Regione Basilicata prosegue il suo impegno nel processo partecipativo per consentire agli stakeholder di contribuire attivamente alla costruzione del Piano Regionale Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità 2026–2030. Domani, 16 settembre, si svolgerà a Potenza, presso l’Aula Magna del “Polo del Francioso” (Via Nazario Sauro, 85), un’altra importante giornata di confronto.
L’evento è pensato per un confronto diretto e costruttivo. Si aprirà con una sessione plenaria che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali della Provincia di Potenza, assieme ad associazioni e operatori del Terzo settore. Successivamente, il lavoro si dividerà in due momenti paralleli:
– Un’area dedicata all’ascolto delle istanze dei rappresentanti istituzionali.
– Laboratori tematici per raccogliere proposte e osservazioni dalle associazioni e dagli operatori.
Il Piano, più che un documento tecnico, è un impegno concreto per un sistema sanitario e socio-assistenziale più equo, efficiente e accessibile. Le sfide da affrontare sono importanti: l’invecchiamento della popolazione, la gestione delle malattie croniche e le disuguaglianze territoriali.
“Vogliamo rimettere il cittadino al centro – ha dichiarato l’assessore alla Salute, Cosimo Latronico – costruendo un sistema capace di ascoltare, prevenire, curare e accompagnare. La salute è un bene comune, non un privilegio”. Il percorso partecipativo proseguirà fino alla fine di settembre, quando la proposta finale sarà presentata alla Giunta e successivamente al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.  “Con questo Piano – ha concluso Latronico – la Basilicata cambia passo: dalla frammentazione alla coesione, dalla distanza alla prossimità, dall’emergenza alla prevenzione”.

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