Napoli: Consiglio regionale interrotto, gravi le ricadute

Per l’esponente del Pdl “i richiami di rito alla responsabilità sono finiti, come tanti altri, in una cassa armonica rotta”

“Ancora una volta la seduta del Consiglio regionale si è interrotta anzitempo: mancanza del numero legale. Non è una novità, purtroppo”. A sottolinearlo il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.

“I richiami di rito alla responsabilità sono finiti, come tanti altri, in una cassa armonica rotta. Nessuna eco hanno prodotto in passato, nessuno ne produrranno per il futuro. Ma cosa si cela – chiede Napoli – dietro un comportamento alquanto disdicevole sotto il profilo politico? L’inesistenza – è la risposta – della maggioranza di governo e l’assenza di una leadership riconosciuta. Altro che legislatura riformatrice, altro che progetto politico volto a fare della Basilicata il modello di buon governo della cosa pubblica. L’uomo di punta della sinistra lucana, vale a dire il Presidente del Consiglio regionale, guida una truppa che, evidentemente, non gli riconosce ruolo e funzioni. Le sue parole, infatti, suonano più come un atto dovuto verso gli elettori lucani che non come una cosciente attribuzione di responsabilità. Occorre necessariamente dare una scossa all’ambiente”.

“Mediti – suggerisce Napoli – il Presidente del Consiglio sul rassegnare le dimissioni dal suo incarico. Rifletta sulla necessità di creare i presupposti politici per ridestare dal torpore un centrosinistra che non perde occasione per dare prova di scarsa credibilità agli occhi dell’opinione pubblica. Di certo, oggi più che mai, bisogna dar conto all’elettorato che si rappresenta. Ed è giunto il momento perché ciascuno si assuma sino in fondo le proprie responsabilità. Per costruire un futuro diverso e migliore per la comunità lucana ma anche per recuperare quella credibilità politica di fatto smarrita. Il fatto che le mozioni non vengano discusse e votate in Consiglio è atto grave che va stigmatizzato. Ad essere calpestate non sono le prerogative dei proponenti, come erroneamente qualche d’uno intende far credere, bensì le aspettative di una comunità che ambisce in maniera legittima a trovare risposta su temi e questioni delicate. Rinviarle, spesso sine die, può significare svuotarle di contenuto perché magari, nel frattempo, le situazioni si sono evolute in una direzione dalla quale non si più tornare indietro, o può significare anche sottrarsi ad un confronto serio ed approfondito, utile senz’altro all’opinione pubblica per constatare l’erroneità delle analisi operate dalla politica nel corso degli anni e i conseguenti ritardi degli interventi messi in campo. In entrambi i casi un comportamento deprecabile. Interamente riconducibile al centrosinistra che continua a dimostrare ben poca attitudine rispetto al governo della cosa pubblica che richiede serietà, responsabilità e competenza. Elementi, questi, evidentemente inesistenti nel vocabolario di una maggioranza di governo – afferma Napoli – che non ha praticamente nulla di quel riformismo di cui necessità la politica lucana”.

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