Per il Movimento 5 Stelle di Montalbano Jonico il “Salva Potenza” e il relativo fondo di “Coesione istituzionale” approvato in bilancio dalla Regione “sono la nuova furbata del Pd e della disgregata opposizione berlusconiana per far pagare a tutti i cittadini di una regione anche gli sperperi delle singole amministrazioni locali”. “Il Comune di Montalbano – è scritto in una nota del locale M5S – entra nel decreto “Salva Potenza”, o meglio entra nel fondo di “Coesione istituzionale” della Regione Basilicata e riceve un milione di euro in tre tranche diluite in tre anni. La prima quota incassata dal sindaco Piero Marrese e dalla sua giunta, è di circa 500 mila euro. Compenserà le mancate entrate dovute alla sospensione dell’Imu agricola e consentirà all’esecutivo di non alzare ulteriormente le tasse per il 2015, che a Montalbano, lo ricordiamo, sono già al massimo delle aliquote possibili. In compenso, grazie al “Salva Potenza”, i montalbanesi, insieme a tutti i lucani si accolleranno i debiti del capoluogo di regione, che ammontano a circa 32 milioni di euro e le spese extra della sanità materana”. Secondo il M5S di Montalbano il fatto che “il governo Renzi autorizzi la Regione Basilicata a istituire un fondo di Coesione istituzionale, che altro non è che il debito di Potenza spalmato su tutti i contribuenti lucani” istituisce “un pericolosissimo precedente, qualora un domani, anche Matera o Melfi o Pisticci o Lauria o un qualsiasi altro Comune lucano, andassero in default. La Regione Basilicata, da par suo – aggiunge il M5S di Montalbano – ha pensato bene di portare il fondo di coesione istituzionale da 32 milioni di euro a circa 70 milioni ed inserendo dentro questo fondo altri comuni lucani spendaccioni, come appunto il Comune di Montalbano Jonico, che solo nell’esercizio del 2014 si è esposto per oltre 2 milioni e 600 mila euro”.
BAS 05