Dietro le carte, dietro i codici e le procedure ci sono le persone. È da qui che parte la riflessione di Cosimo Latronico, assessore regionale alla Salute, nel tracciare il bilancio di un anno intenso per l’ASM di Matera e nel rivolgere il suo augurio per le festività. Il 2025 non è stato un anno qualunque per la sanità del territorio materano. È stato l’anno in cui i binari su cui corre l’assistenza hanno trovato una direzione chiara. L’approvazione del Piano aziendale e di quello dei fabbisogni del personale non sono tecnicismi da scrivania: sono la risposta alla carenza di braccia e di menti nei reparti. I nuovi reclutamenti portano linfa vitale, energia fresca per chi, da troppo tempo, è in trincea. “Abbiamo investito nelle macchine, ma per servire l’uomo”, sottolinea Latronico. L’arrivo del robot chirurgico all’ospedale di Matera è l’ultimo tassello di un mosaico che vede la tecnologia farsi alleata della fragilità. Ma la precisione di un braccio meccanico nulla potrebbe senza la professionalità di medici, infermieri e amministrativi che, ogni giorno, trasformano un servizio pubblico in una missione di cura.
“Prendersi cura non significa solo guarire un sintomo, ma ascoltare un bisogno”, dice l’assessore. “Alla base di ogni nostra azione c’è un impegno condiviso: rimettere al centro la persona, con responsabilità e quella dedizione quotidiana che spesso non finisce sotto i riflettori, ma che cambia la vita dei cittadini”. Il pensiero dell’assessore va a tutto il comparto dell’ASM e alla Direzione generale: un ingranaggio complesso che ha saputo viaggiare all’unisono. Un ringraziamento che non è un atto dovuto, ma un riconoscimento sincero per chi ha reso il servizio sanitario più vicino, più accessibile, più “umano”. “Buon Natale e buon lavoro a chi passerà queste feste tra i corridoi degli ospedali o negli uffici, garantendo la continuità di un diritto fondamentale. Siamo sulla strada giusta – conclude Latronico – e la percorreremo insieme, passo dopo passo, per una Basilicata che sappia davvero prendersi cura dei suoi figli”.