Non chiamateli geni. Circa il 5 per cento della popolazione ha una plusdotazione, ovvero una serie di condizioni tra cui elevato potenziale intellettuale, apprendimento rapido, buona memoria, forte curiosità ma anche ipersensibilità e dissincronia tra lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo emotivo.
Riconoscere l’alto potenziale cognitivo in età scolare è molto importante sia per evitare disagi ai bambini plusdotati – che a volte scelgono di abbandonare gli studi perché i metodi di insegnamento non rispondono ai loro bisogni – sia perché sono proprio i soggetti con plusdotazione a determinare le grandi scoperte e i progressi sociali.
Ne abbiamo parlato con Agata Vasta, referente Step-Net Basilicata e Virginia Rassega, studentessa gifted.
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