Fantastico Medioevo, una rete di alleanze

Il Presidente Bardi rimarca alcuni concetti già espressi il 25 luglio scorso, durante l'incontro inaugurale del progetto nel castello di Melfi. Nessuna operazione ad excludendum: "E' un percorso di aggregazione aperto a chiunque voglia farci parte".

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La giornata inaugurale di "Fantastico Medioevo"

In riferimento al progetto “Fantastico Medioevo” il Presidente della Regione, Vito Bardi, intende rimarcare alcuni concetti già espressi il 25 luglio scorso, durante l’incontro inaugurale organizzato nel castello di Melfi, per chiarire la “mission” dell’iniziativa.

Si parte dalla centralità di Melfi, proiettata al 2031 per gli 800 anni delle Costituzioni federiciane, con l’obiettivo di creare un ponte ideale tra Matera – reduce dalla sua esperienza di Capitale europea della cultura – e tutti i paesi lucani che hanno testimonianze significative di epoca medievale. Nessuna operazione ad excludendum in “Fantastico Medioevo” ma, al contrario, un percorso di aggregazione, di “rete” che darà “risposte a chi ogni giorno si impegna per custodire e promuovere la nostra identità”. Sono parole pronunciate dal Presidente della Regione, Vito Bardi, il 25 luglio scorso nel suo discorso alla giornata inaugurale di “Fantastico Medioevo”, sottolineando come questa nuova sfida culturale e identitaria intenda restituire centralità alla nostra storia e al futuro dei nostri comuni. Di tutti i comuni.

Di qui la sorpresa del Presidente Bardi di fronte alla polemica di chi lamenta  l’esclusione del proprio paese dal progetto. Progetto che non ha muri invalicabili, ma porte spalancate, con un comitato promotore che ha il solo scopo di creare una rete stabile tra enti, territori e cittadini. “Una rete – ha ribadito Bardi – che parla di alleanze, non di frammentazioni, aperta a manifestazioni di interesse e a chiunque ritenga di avere tracce e testimonianze medievali da valorizzare”. Melfi, candidata a diventare Capitale Italiana della Cultura 2028, è l’apice di un piano di valorizzazione dell’intero territorio lucano: “Non creiamo confini, ma connessioni. Siamo una squadra – ha concluso Bardi – che cresce con ogni nuova energia che sceglie di esserci”.

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