Dottorati dell’Unibas in crescita

Dal Report di AlmaLaurea 2025 i dati sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca a un anno dal conseguimento del titolo segnalano un sensibile miglioramento su alcuni dei principali indicatori. Il tasso di occupazione è cresciuto ed è pari all’85,7 per cento.

Foto da portale istituzionale Unibas

Dal 2015 il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea realizza, con cadenza annuale, l’Indagine sul profilo e la condizione occupazionale dei dottori di ricerca.

L’analisi restituisce un’ampia fotografia delle caratteristiche dei dottori di ricerca, delle attività di didattica e di ricerca svolte, delle esperienze maturate durante l’università e della valutazione del percorso di studi concluso. La ricchezza informativa è garantita dall’integrazione della documentazione statistica proveniente dal questionario di indagine con i dati amministrativi trasferiti dagli atenei.

Per l’Università della Basilicata sono stati resi disponibili, di recente, dal X Report di AlmaLaurea 2025 i dati sulla condizione occupazionale dei Dottori di ricerca a un anno dal conseguimento del titolo. Più nello specifico si tratta di 42 dottori di ricerca del 2023.

Rispetto al report del 2024 si nota un sensibile miglioramento su alcuni dei principali indicatori, con scostamenti dalla media nazionale – in positivo e in negativo – non particolarmente significativi e comunque da valutare all’interno del contesto geografico di riferimento.

Tra i dottori di ricerca dell’Università della Basilicata l’87,5% (vs 72% del 2024; m. nazionale 76,3%) utilizza le competenze in misura elevata nel suo ambito professionale; il titolo di dottore di ricerca è ritenuto molto efficace nel lavoro svolto dall’87% degli intervistati (vs 77,3 % del 2024; m. nazionale 77%); il 62,5% (vs 68,0% del 2024; m. nazionale 70,2%) svolge attività di ricerca in misura elevata, in una giornata lavorativa tipo.

Il tasso di occupazione è cresciuto ed è pari all’85,7% (vs 78,4% del 2024; m. nazionale 91,2%); il 66,7% (vs 72% del 2024) si è inserito nel mercato del lavoro solo al termine del dottorato di ricerca.

Anche la retribuzione media è aumentata rispetto all’anno precedente: 1.855 euro (vs 1574 euro del 2024) pur rimanendo inferiore a quella nazionale di circa 1.980 euro.

L’85,7% (invariato dall’anno precedente; m. nazionale 93%) degli occupati svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione.

Più equilibrata la distribuzione che emerge dal nuovo Report, se confrontata al 2024, tra chi è occupato nel settore pubblico e chi in quello privato: rispettivamente il 63,3% (vs 86,2% del 2024) e il 36,7% (vs 13,8% del 2024), in linea con la media nazionale. Il settore dei servizi continua ad assorbire la maggior parte dei dottori di ricerca: si tratta, infatti, dell’80% degli intervistati (vs 89,7% del 2024; m. nazionale 90,1%); in percentuale minore ne accolgono l’industria (16,7%; vs 6,9% del 2024) e l’agricoltura (3,3% sostanzialmente invariato dal 2024).

Il Mezzogiorno riesce positivamente a trattenere la maggior parte dei dottori di ricerca: ben l’83,3% (vs 75,9% del 2024) degli occupati dichiara di lavorare al Sud, contro il 6,7% che è impiegato al Nord e al Centro e il 3,3% all’estero.

“È nostra priorità garantire ai dottorandi Unibas una solida preparazione e favorirne l’inserimento professionale – commenta la prorettrice alla Comunicazione Elena Esposito – L’Ateneo sta investendo molto sulla formazione post-laurea, perché ciò consentirà, a chi porta a termine anche questo percorso, di svolgere lavori mediamente più appaganti a livello di soddisfazione personale e meglio retribuiti. I cosiddetti dottorati “industriali”, inoltre, che prevedono un coinvolgimento diretto da parte di aziende interessate, permettono di stabilire da subito legami molto proficui tra università e mondo imprenditoriale, ricerca e sue applicazioni pratiche, così da creare maggiori opportunità di lavoro”.

Unibas offre 5 Corsi di dottorato con sede amministrativa nell’Ateneo di cui uno internazionale, cui si aggiungono svariati dottorati in forma associata con altre università.

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