Distretto “G”, Mattia (Pdl): “Giunta mantenga impegni”

“Sulla cosiddetta nuova governance dell’acqua è tempo di passare dalla politica degli annunci a quella dei fatti”

“L’annuncio da Genzano, nello scorso fine settimana, da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco della definizione degli adempimenti tecnico-amministrativi per avviare i lavori, per un importo di 69 milioni, dell’ ‘Attrezzamento Settore G Marascione’ di competenza del Consorzio di Bonifica Vulture-AltoBradano, ignora o finge di ignorare gli impegni assunti da tempo e confermati di recente dal Governo Berlusconi, attraverso il sottosegretario Viceconte, per reperire le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell’importante progetto irriguo al servizio dello sviluppo dell’Alto Bradano”. E’ il commento del consigliere regionale del Pdl Franco Mattia, sottolineando “l’esigenza che, sbloccando una situazione che si trascina da troppo tempo a causa delle gravi inadempienze della Giunta, si mantenga fede, questa volta, all’impegno di concordare ogni utile azione da mettere in campo per dare attuazione al programma di sviluppo irriguo e contemporaneamente dando impulso all’altro progetto ricadente nel ‘Distretto G Marascione Tronco di Acerenza’ affidato alla competenza dell’Ente Irrigazione e per il quale vi è una disponibilità finanziaria di 104 milioni di euro, i cui ritardi della Regione nelle procedure attivate o da attivare non sono più tollerabili”.

Mattia annuncia che “sulla questione chiederà all’assessore Mazzocco di riferire nella competente Commissione consiliare e di promuovere un incontro tecnico con il commissario dell’Ente Irrigazione di Puglia e Lucania che – evidenzia il consigliere dell’opposizione – a seguito dell’approvazione di un emendamento del sen. Latronico (Pdl) al ‘decreto milleproroghe’ ha ottenuto la proroga dell’attività per portare avanti un progetto di risanamento e di rilancio di un Ente che programma e gestisce l’accumulo di una risorsa importante per lo sviluppo dei sistemi produttivi ed urbani di molte regioni del Sud”. Il consigliere del Pdl, inoltre, rilancia “la proposta di istituire un ‘Osservatorio regionale sull’acqua’ con sede nell’Alto Bradano al quale affidare compiti di ricerca sulla quantità e la qualità dell’acqua nel territorio regionale e di studio degli aspetti tecnici, economici e sociali del ‘mercato’ dell’acqua; di definizione degli strumenti e delle azioni al fine di ridurre gli sprechi ed impedire l’inquinamento dei corsi d’acqua; di monitoraggio dell’attuazione del programma di lavori degli schemi idrici Basento-Bradano, (oltre che del ‘Distretto G’- Marascione) finalizzati al miglioramento dell’irrigazione dell’Alto Bradano e degli altri comprensori irrigui della regione; di coordinamento delle attività degli enti e degli organismi che hanno competenze specifiche per il programma delle opere idriche ed irrigue. Uno strumento per accelerare il processo di riforma del sistema di gestione delle risorse idriche lucane”.

“Sulla cosiddetta nuova governance dell’acqua è tempo di passare dalla politica degli annunci – continua Mattia – a quella dei fatti. L’annuncio del presidente della Giunta De Filippo di insediamento di un Comitato per la stesura di un disegno di legge che dovrà definire, nel giro di sei mesi, un nuovo sistema idrico regionale presuppone che oltre ad un lavoro di concertazione che coinvolga i Dipartimenti regionali competenti, Autorità di Bacino, Aato, Acquedotto Lucano, Acqua Spa e Consorzi di Bonifica, si avvii un confronto sereno, soprattutto scevro da atteggiamenti di inutili e dannosi pregiudizi, con l’Eipli che, dopo mezzo secolo di attività al servizio principalmente del mondo agricolo di tre regioni del Sud, non ha più nulla da dimostrare per efficienza, esperienza, servizi tecnologici, a differenza, invece, di enti ed organismi lucani creati più di recente. L’Ente Irrigazione, è il caso di ricordare, è titolare di rilevanti programmi per la realizzazione e la gestione degli schemi irrigui meridionali e individuato dal Governo nazionale quale soggetto attuatore delle opere strategiche irrigue di interesse nazionale indicate nel nuovo Piano del Sud”.

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