La carosella, l’antico grano che si coltiva a Carbone, non è solo l’elemento base per un’alimentazione autoctona e sana ma il legame con il territorio, l’ambiente e la vita di questa piccola comunità che vuole resistere allo spopolamento demografico. Così l’assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, che è intervenuto ieri a Carbone alla VII edizione della Sagra della Farina di Carosella, promossa dalla Pro Loco di Carbone con il patrocinio del Comune e dell’Alsia. Un appuntamento che celebra una delle eccellenze più autentiche della tradizione agricola lucana: la Carosella Lucana, antica varietà di grano duro, simbolo di biodiversità e riscoperta rurale.
L’impegno che ci attende tutti, in termini sociali, è quello di restituire alla comunità un pezzo del suo illustre passato, risvegliare l’attenzione dei cittadini affinché vivano e non subiscano il proprio patrimonio gastronomico, storico, artistico e culturale. Per tutto ciò la Sagra – aggiunge – diventa un evento fortemente simbolico per tutta quest’area che registra un incremento dello spopolamento e di emergenza sociale: anche attraverso i prodotti della terra è possibile invertire questa tendenza e dare un incoraggiamento alle giovani generazioni a restare. Senza sottovalutare che la lavorazione del grano richiama rituali antichi incentrati sulla collaborazione, sulla condivisione, sulla convivialità, rappresentando l’identità di una popolazione. E insieme alla Carosella ricordo il Tartufo Bianco del Serrapotamo uno dei prodotti più significativi e conosciuti di quello che sarà il “paniere delle produzioni tipiche e di qualità del Serrapotamo”. La Regione sostiene progetti specifici da intensificare coinvolgendo di più agricoltori, produttori, artigiani, giovani e donne. L’obiettivo resta quello di creare un vero e proprio “brand” che produca effetti diretti ed indiretti nell’economia locale e la crescita di piccole imprese per la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti tipici.