“In Parlamento ed al Senato della Repubblica il Popolo della Libertà rimane pur sempre il maggiore gruppo che dovrebbe rappresentare quell’Italia moderata e a tratti pur conservatrice che resta la maggioranza nella popolazione e sopratutto nell’elettorato nazionale.” Così il consigliere comunale Nicola Becce per il quale “ci si dovrebbe, dunque aspettare, una proposta politica, una strategia, una visione dell’Italia che dovrebbe essere, in vista delle prossime elezioni. Invece il nulla – utilizzo appositamente questa parola – si continua ad andare avanti con evidenti contraddizioni ed anche un certo, lasciatemi la parola, dilettantismo.
Prima sì primarie un giorno, primarie no l’altro, l’on Berlusconi fa un passo indietro, poi ci ripensa, posi dice che potrebbe ritirarsi. Si toglie la fiducia al Presidente del Consiglio Monti, però poi potrebbe essere lui il candidato premier. Al Pdl non è servito nulla la debacle delle amministrative 2012? Ammettiamolo con il Pdl abbiamo fatto un disastro politico e ci stiamo avviando verso una tragedia elettorale farcita di farse e di schizofrenia.
Il maggior attore di questo dramma resta sempre lui: Silvio Berlusconi e dobbiamo ammettere che tutti noi – mi ci metto anche io umile consigliere comunale di Potenza – ne abbiamo colpa: con il nostro leaderismo esasperato, con il sopportare evidenti comportamenti amorali, con il credere che grazie al “Unto del Signore” avremmo tirato avanti con vittorie per cento anni. Non è stato così, anche l’Italia moderata e conservatrice ci ha girato le spalle, prima con l’astensionismo poi anche con le prese di distanze politiche.
Mentre tanto di capello al Pd ed alle sue doppie primarie, prima con 4 milioni di cittadini che si scelgono il Premier poi con le prossime per decidere i parlamentari. Noi invece? Si va dalla possibile scissione, alle liste variopinte, al nulla di concreto, però chi vive sulle rive del Tevere si sta preparando la conservazione del posto in Senato ed alla Camera.
Anche qui in Basilicata, sta succedendo questo, la discussione in una frangia del Pdl è chi deve avere i primi posti nelle liste per andare a Trastevere, ma dato che sono lontani dal paese reale non ipotizzano minimamente che le percentuali possono essere basse da far crollare il Pdl. No, l’importante è il “posto” ed totonomine. Personalmente –conclude Becce- resterò nel Pdl perché credo ancora nel suo progetto – con o senza Berlusconi – ma non posso sopportare come dirigente che qualche deputato o senatore contribuisca a distruggere quello che abbiamo costruito con i congressi unitari. Le scelte di chi rappresenterà i lucani in Parlamento deve passare solo e soltanto attraverso una discussione seria della dirigenza del Partito; in caso contrario i voti se li vadano a cercare lor signori con il porta a porta, che non è una trasmissione televisiva ma una concreta campagna elettorale che essi non hanno mai fatto.”
bas 06