Castelluccio: trivellazioni marine contro eco sviluppo

Il Vice presidente del Consiglio regionale: “Per contrastare ricerche idrocarburi nello Jonio non è sufficiente presentare ricorsi”

&ldquo;La decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso della Regione Basilicata per le ricerche di idrocarburi nel&nbsp; Golfo di Taranto, non molto distante dalla costa metapontina, avvalora la mia posizione: la difesa dei nostri beni ambientali fondamentali per il turismo ionico-metapontino non si pu&ograve; affidare esclusivamente agli organi giudiziari ma piuttosto deve diventare oggetto di contrattazione nei confronti dei Ministeri interessati e del Governo&rdquo;. E&rsquo; il commento del&nbsp; vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio, che esprime &ldquo;l&rsquo;auspicio che in tempi brevi si crei un forte baluardo di tutela dei nostri interessi e non certo di quelli di compagnie e societ&agrave; che operano nel settore energetico. Sono convinto &ndash; aggiunge &ndash; che su questo occorre una modifica sostanziale dello Sblocca Italia che attualmente affida ampi poteri e discrezionalit&agrave; allo Stato e annulla competenze e pareri di Regioni e Comuni&rdquo;.<br /><br />Nel ribadire la netta opposizione alle &ldquo;trivelle nello Jonio&rdquo; Castelluccio sottolinea che &ldquo;non &egrave;&nbsp; possibile conciliare la perforazione di pozzi sulla terraferma e in mare con il modello di sviluppo eco-sostenibile che vogliamo realizzare. Un modello che, per quanto riguarda il Materano, punta in particolare sul turismo culturale perch&egrave; la difesa, la valorizzazione e il rilancio del patrimonio e delle attivit&agrave; culturali e artistiche sono operazioni essenziali da mettere in atto urgentemente per restituire il giusto valore alle istituzioni culturali e riportare le politiche culturali al centro degli interessi della societ&agrave; civile&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non c&rsquo;&egrave; peggior dialogo con chi &ndash; aggiunge Castelluccio&nbsp; &ndash; ha dimostrato sinora, attraverso la rigida linea di difesa dell&rsquo;art.38 dello Sblocca Italia in materia energetica, di anteporre gli interessi delle compagnie petrolifere a quelli delle comunit&agrave; locali. Di qui le contraddizioni di chi ha pensato di risolvere la questione con il ricorso al Consiglio di Stato. Nello specifico del Metapontino &ndash; conclude &ndash; l&rsquo;incompatibilit&agrave; della ricerca petrolifera con turismo, ambiente e prospettive di sviluppo agricolo non ha alcun bisogno di tante parole&quot;.<br /><br /><br />

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