Il consigliere dell’Udc: “il progetto viene finanziato dal G.A.L. del Vulture in una programmazione regionale ‘bicefala’, dove la destra non sa cosa fa la sinistra”
“Fa piacere constatare come una grande manifestazione, quale Aglianica, ritrovi, dopo aver girato in lungo ed in largo il territorio del Vulture, radici in un punto stabile riaccendendo, però, discussioni e contrapposizioni che bene non fanno al mercato dell’Aglianico”. E’ quanto dichiara il capogruppo dell’Udc in seno al Consiglio regionale, Francesco Mollica.<br /><br />“Aglianica Wine Festival – continua Mollica – ha messo le sue radici nel Convento di Barile , dove pure ha tenuto negli anni passati qualche evento, confermandosi una delle più grandi manifestazioni di promozione dell’aglianico e del turismo indotto che lo stesso produce. Per questo motivo fa piacere che diventi punto di riferimento, almeno così si dichiara, della promozione di tutto ciò che il vino comporta”.<br /><br />“Il progetto – prosegue ancora Mollica – viene finanziato dal G.A.L. del Vulture in una programmazione regionale, oserei dire, ‘bicefala’, dove la destra non sa cosa fa la sinistra. Infatti non si sono ancora spenti i riflettori della presentazione dell’Enoteca regionale, dove dagli autorevoli interventi del Presidente della Giunta regionale, dell’Assessore all’Agricoltura e dei tanti partecipanti veniva dichiarato che ‘le magre risorse a disposizione necessitavano di ricercare momenti di sintesi e di condivisione dei progetti inerenti il rilancio del comparto del vino e del suo indotto, diretto e indiretto, che già si riparte con un’altra riunione, quella di giovedì prossimo a Venosa, dove gli stessi parteciperanno nuovamente, non si capisce se in forma partitica o istituzionale, parlando di agricoltura e del suo rilancio. Voglio augurarmi – conclude Mollica – che gli stessi avranno almeno la bontà di confermare o disconoscere quanto già affermato, soltanto qualche giorno fa, sullo stesso tema”.<br />