Metapontino, Cia rilancia vertenza agricola

Per superare la crisi che coinvolge l’agricoltura dell’area metapontina, simbolo della “regione di qualità-territorio di eccellenza”, la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori di Basilicata rilancia una specifica “vertenza Metapontino” e con essa alcune concrete proposte ed opzioni per l’areale produttivo ionico-meta pontino che presente alcune criticità diversificate rispetto ad altre aree agricole lucane e più rilevanti per il “peso produttivo” dell’agricoltura di questa zona.
La Cia di Basilicata, che ha riunito i quadri dirigenti del comprensorio per fare il punto della situazione, individua due livelli di intervento: il primo teso ad affrontare e rimuovere questioni contingenti e straordinarie, che mira a sostenere la ripresa produttiva e gli ordinari e ciclici investimenti agronomici; il secondo che contiene misure di medio periodo tese ad affrontare problematiche strutturali finalizzate a riposizionare l’area ionica/metapontina fra quei sistemi produttivi agro-alimentari, in grado di coniugare innovazione, competitività, sostenibilità.
Per la Cia l’obiettivo centrale è costruire un distretto agro-alimentare di qualità che ha i suoi punti di forza sulle peculiarità dei prodotti di pregio e di alta qualità, che capitalizza la distintività e l’origine del prodotto e ne fa il vero punto di forza, una sorta di marchio di garanzia e di sicurezza verso mercati e consumatori.
“Sicuramente i due momenti – evidenziano i dirigenti della Cia del Metapontino Stasi e Labanca – devono poter contare su interventi sinergici delle istituzioni sia locali che nazionali e della Regione. inoltre è indispensabile aprire rapidamente un confronto concreto con le altre organizzazioni professionali agricole. Per questo è positiva l’iniziativa assunta dai sindaci che a Montalbano Jonico hanno tenuto un incontro, però gli amministratori locali non devono ridurre il confronto ad alcune sigle del mondo agricolo senza tener conto delle altre che rappresentano la grande maggioranza degli agricoltori della zona”.

BAS 05

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