Un futuro della sanità più sicuro, integrato e capace di leggere in tempo reale lo stato clinico dei pazienti più fragili. È questo il cuore del convegno tenuto oggi all’Auditorium Moscati dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, dove professionisti, tecnici e rappresentanti istituzionali si sono confrontati sull’implementazione della cartella informatizzata Margherita Tre, uno strumento avanzato per la gestione dell’assistenza in terapia intensiva.
Ad aprire i lavori è stato l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, che ha definito la digitalizzazione dell’area critica “uno snodo fondamentale per il futuro del nostro sistema sanitario”.
“La crescente complessità dell’assistenza in terapia intensiva ci impone un cambio di passo – ha detto Latronico -. Gestiamo pazienti sempre più fragili e un volume di informazioni che richiede precisione, tempestività e integrazione. In questo scenario, la tecnologia non è più un’opzione: è una necessità strutturale, essenziale per garantire qualità, sicurezza e continuità delle cure”. L’assessore ha spiegato come Margherita Tre rappresenti una risposta concreta e innovativa a questa sfida: “La cartella informatizzata consente la raccolta strutturata e in tempo reale di parametri vitali, terapie e monitoraggi, automatizza i flussi informativi, riduce gli errori di trascrizione, migliora la tracciabilità delle attività e rafforza la sicurezza del paziente”.
Latronico ha ricordato come l’intero sistema sanitario regionale stia vivendo una fase di forte evoluzione tecnologica: “Le Aziende del servizio sanitario regionale utilizzano già un software di reparto integrato con sistemi come LIS (Sistema Informativo di Laboratorio) e RIS-PACS (Sistema Informativo Radiologico) . Grazie ai fondi del PNRR – ha spiegato – abbiamo ampliato la componente clinica aggiungendo la cartella infermieristica, il percorso chirurgico e un Clinic Data Repository, indispensabile per condividere i dati sanitari. Stiamo lavorando per l’alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico e dell’Ecosistema Dati Sanitari, investendo su interoperabilità e affidabilità del dato”.
Un passaggio chiave riguarda lo sviluppo futuro: “La presenza di un CDR (Archivio di dati clinici) e le potenzialità dell’EDS (Ecosistema dei dati sanitari) ci consentiranno di potenziare le analisi clinico-epidemiologiche, anche attraverso l’intelligenza artificiale. Ma tutto questo è possibile solo se il dato è affidabile. Per questo è fondamentale l’integrazione con l’Anagrafe Nazionale della popolazione assistita”.
Latronico ha sottolineato il ruolo imprescindibile dei professionisti sanitari: “La tecnologia è un mezzo, non il fine. I sistemi di alert, verifica e analisi predittiva supportano il team multiprofessionale, ma il valore più grande resta quello delle donne e degli uomini che lavorano in terapia intensiva. A loro va il mio ringraziamento: con dedizione e competenza accolgono ogni innovazione mettendola al servizio dei pazienti”. Il convegno ha rappresentato un momento di confronto concreto sulle esperienze già in atto nei reparti lucani, sulle criticità e sui benefici clinici e organizzativi derivanti dall’uso della nuova cartella digitale. Un percorso che la Regione Basilicata intende proseguire, con l’obiettivo dichiarato dall’assessore: “Essere protagonisti della trasformazione digitale della sanità, offrendo ai cittadini strumenti che migliorino davvero la qualità della cura”.