“Mi dispiace constatare che il consigliere Lacorazza, solitamente attento alle problematiche regionali, abbia espresso alcune perplessità sul Progetto del Centro Droni che, a mio avviso, rischiano di generare confusione, oltre alle consuete polemiche di carattere politico. Alla sua domanda provocatoria – “si acquista due volte lo stesso prodotto?” – rispondo volentieri, così come ho già fatto nella recente riunione del Tavolo Trasparenza, che ha segnato, mi auguro in modo definitivo, un punto di svolta nella vicenda. Come chiarito, sarà sempre TotalEnergies ad acquistare i droni, che verranno inizialmente prodotti per uno o due anni a Stigliano e trasferiti alla Regione. Si tratta di dispositivi altamente versatili, utilizzabili in diversi ambiti strategici: controllo del territorio, agricoltura, forestazione, ambiente, protezione civile”. E’ quanto sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo.
“In tale occasione – aggiunge – abbiamo anche sollecitato i vertici di TotalEnergies ad accelerare la presentazione dei nuovi progetti No Oil, come previsto dall’Accordo per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Per quanto riguarda i ritardi nell’attuazione del Progetto CED – che ho più volte denunciato fin dal mio insediamento al Dipartimento – sono certo che l’onestà intellettuale del consigliere Lacorazza lo porterà a riconoscere che non sussistono responsabilità dirette della Regione. Sul tema delle politiche “no oil”, ci si aspetterebbe che chi oggi invoca modelli alternativi al petrolio fosse in grado di elencare con onestà e trasparenza quali siano stati, nei quindici anni di governo regionale a guida centrosinistra, i progetti industriali concreti, sostenibili e alternativi alle estrazioni messi realmente in campo. Quali iniziative “no oil” sono state portate avanti in quel lungo periodo? Quali filiere sono state attivate, finanziate e consolidate?
Analogo discorso vale per la gestione delle risorse idriche, sempre richiamata da Lacorazza. Anche su questo punto – prosegue l’assessore regionale – è doveroso chiedere: quali interventi strutturali sono stati realizzati negli anni precedenti per ridurre le perdite della rete idrica, modernizzare gli impianti o valorizzare l’acqua come asset strategico regionale? Oggi, con risorse PNRR e fondi europei, finalmente si è iniziato a porre rimedio a criticità storiche che negli anni passati sono state spesso ignorate o tamponate con soluzioni di breve periodo. Piuttosto, dovrebbe prendere atto – come già fatto da sindaci, sindacati e associazioni datoriali – del concreto impulso dato al progetto e dell’adozione di un efficace percorso di monitoraggio per tutte le fasi successive di attuazione.
Infine, ritengo importante sottolineare che siamo riusciti a coniugare l’obiettivo occupazionale – con 50 assunzioni previste, precedute da adeguata attività formativa – con il coinvolgimento di imprese lucane. Il progetto, affidato alla società specializzata Nimbus, assume così un ulteriore valore aggiunto grazie alla valorizzazione della nostra imprenditoria locale. Il Centro Droni – al pari di altri progetti in fase di sviluppo – può dunque rappresentare una concreta occasione per trattenere e attrarre giovani competenze, costruire una filiera tecnologica sostenibile e rafforzare il tessuto produttivo regionale.