Caleidoscopio – Carmine Donnola, il poeta degli ultimi

L’artista, che ha sperimentato sulla sua carne le ferite dell’anima, è spesso sul palco insieme all’amico musicista Eugenio Bennato che invita Donnola a declamare i suoi versi. Scriveva versi su fazzoletti di carta. Il gesto forte di un amico lo ha convinto a non cestinare le sue poesie.

“Guardavo ma non vedevo, camminavo ma stavo fermo”.

Carmine Donnola, poeta lucano di Grassano, ha trovato nella sua poesia la forza di risalire dal baratro in cui era sprofondato a causa della dipendenza da alcol. E lancia un appello ai giovani: “Non perdetevi, siete importanti. La vita è bella anche con le sue delusioni”.

Guarda l’intervista a Donnola in questa puntata di Caleidoscopio

 

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