Braia: Con Colombo la Basilicata perde la sua “riserva aurea”

“Sempre pronto a intervenire per la sua Regione ci consegna l’eredità di Padre Costituente e padre dell’Europa unita”

“L’addio a Colombo, oltre al dolore, ci lascia un profondo senso di solitudine. Da parte nobile, non di una parte politica ma dell’intera Basilicata, sebbene proiettato su scenari nazionali e mondiali ha fino all’ultimo rappresentato una ‘riserva aurea’ della Regione, pronto a intervenire con il suo apporto di pensiero e azioni ogni qualvolta ce ne fosse bisogno, nel caso delle scorie a Scanzano, come nella lotta contro l’abolizione della Provincia di Matera”. Così l’assessore alle infrastrutture della Regione Basilicata, Luca Braia, dopo aver preso parte ai funerali dello statista nella Basilicata di Sant’Emerenziana.
“Se la morte di Colombo ci fa sentir più soli – aggiunge Braia – ci consegna anche una grande eredità, culturale, politica e sociale di cui un tassello fondamentale è quella scelta convintamente europeista che meno di un anno fa lo portava a sostenere che ‘Quella per cui ci battiamo è una Europa che non solo sia un'immagine di riferimento letterario ma una forza viva, in cui è feconda la collaborazione tra forze politiche ed ideali di matrice diversa, ma che tutte si incontrano nell'apertura, nella tolleranza e nei valori spirituali che sono a fondamento della sua millenaria cultura. Valori in cui tutti gli europei si riconoscono a nome di diversi ideali a cui dobbiamo reciproco rispetto. Un'Europa dunque impegnata in nuovi ambiziosi traguardi civili ed umani, in un mondo che attende la sua vitalità ideale e culturale, il suo umanesimo, le sue risorse spirituali ed umane’. E queste parole – conclude Braia – ci fanno capire come ci abbia lasciato non solo un padre costituente italiano, ma un padre dell’Europa unita”.
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