Scaglione (Pu): più rispetto per le autonomie locali

“Nessuno scontro tra Potenza e Matera ma difesa delle identità amministrative”

“Il rispetto che si deve ad un Ministro della Repubblica, non è da meno di quello che si deve ad un Sindaco ed ad un Consiglio Comunale che, tra l’altro, sono stati democraticamente eletti. E’ in questa dinamica che le accuse che il ministro Patroni Griffi rivolge al Sindaco finiscono con il rappresentare l'ennesimo attacco ad un sistema legato al territorio, rispetto a chi, dall'alto dei suoi poteri, immagina di governare per decreto il Paese e le sue anime”. E’ quanto afferma il consigliere regionale dei Popolari uniti, Lui Scaglione.

“Con un danno maggiore – aggiunge Scaglione – rispetto alle beghe locali perché si alimenta uno scontro tra territori che qui, in Basilicata, non ha motivo di esistere eppure lo si fa crescere per ragioni strumentali e di parte. Nessuno escluso. Noi per primi dal versante potentino, gli altri da quello materano. Solo che, mentre nel niet del Consiglio comunale di Potenza c'è stata la consapevolezza del momento difficile e di una richiesta di riequilibrio territoriale di funzioni e servizi, dall'altro lato, non istituzionale per fortuna, si è risposto con minacce di scissioni e motivi di scontro al limite dell'insulto. Abbassando i toni e condividendo chi sostiene la illogicità della scelta di un territorio provinciale che si schiaccia sul territorio regionale, quello che ci preoccupa e che preoccupava la comunità potentina – precisa Scaglione – sta proprio nelle parole che il Ministro nella sua intervista al ‘Corriere della sera’ ammettendo come imprescindibili il riordino degli uffici, la riduzione dei doppioni, il trasferimento ed il collocamento in soprannumero del personale di tutti gli Enti statali e locali che producono attività connesse. Lo dice il Ministro, lo avevamo evidenziato nel dibattito in Consiglio regionale, lo abbiamo sostenuto chiedendo di evitare lo scontro tra i due Comuni chiamati a difendere la loro identità non le loro poltrone”.

“Che ne sarebbe – chiede Scaglione – di una città capoluogo senza i suoi servizi primari? Che ne sarebbe della città di Potenza che vive di terziario e di funzioni di governo ed amministrativo senza i servizi che il Ministro ammette come necessari da ridefinire, trasferire e snellire? Che ne sarebbe di Matera senza il suo ruolo primario e vero di Capitale della Cultura e di garante del sistema turistico regionale? Quella sì sarebbe la morta gora (citazione di Patroni Griffi), la palude stagnante di acque putride, in cui sguazza chi vuole alimentarsi del sangue altrui per calcoli di bottega e non svolge il suo ruolo di difensore estremo di autogoverno e di identità vere dei nostri territori”.

“Per questo difendiamo il ruolo e le funzioni di Potenza, per questo crediamo in una ipotesi di riordino regionale che interessi anche Matera. Senza isterismi e cadute di stile, compresi gli accordi sottobanco che si voleva far passare come intesa istituzionale al vertice. Ed è a questi attacchi – sostiene Scaglione – che bisogna rispondere con forza e costrutto istituzionale, pensando ed immaginando spazi veri di gestione su tutti i territori e non solo nel confronto-scontro tra Potenza e Matera”.

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