L'equipe della Uo di Cardiochirurgia dell'Aor San Carlo ha eseguito i primi interventi di riparazione o sostituzione delle valvole cardiache attraverso un nuovo metodo cardiochirurgico che prevede una piccola incisione di pochi centimetri ()cinque o sei) sulla parete laterale destra del torace, all’altezza della quarta costola invece della classica incisione e apertura dello sterno.
Con l’ausilio di un sistema di video telecamere inserito nel torace del paziente – spiega un comunicato dell’uffcio stampa del San Carlo – è possibile accedere agli orifizi delle valvole cardiache per sostituirle o ripararle, nonché trattare alcune malattie congenite dell’adulto. Così si consente il ritorno del paziente a casa e al lavoro in tempi molto più brevi rispetto agli interventi tradizionali.
Questa metodica, definita “ad accesso minimo” (Port access), è stata messa a punto nell'Università di Stanford ed applicata dallo scorso mese a Potenza, presso l’ospedale “San Carlo”.
Continua in questo modo – prosegue la nota – l’azione di implementazione e sviluppo di nuovi e rilevanti servizi da parte dell’Aor San Carlo con l’obiettivo prioritario di consolidare il ruolo di struttura di riferimento regionale ed extraregionale per patologie che richiedono trattamenti di alta complessità.
Questa attività è in continuità con gli importanti risultati ottenuti con l’impianto di valvole aortiche per via trans femorale e trans apicale per i pazienti in età avanzata, con severe comorbilità e gravi controindicazioni al trattamento chirurgico tradizionale in circolazione extracorporea.
Tutti gli interventi fin qui avviati, di alta complessità ed effettuati in pochi centri in Italia, rientrano all’interno di un articolato progetto predisposto dall’'Aor San Carlo che vede coinvolta un’equipe multidisciplinare composta dall’Uo di Cardiochirurgia e dall’Uo di Cardiologia Emodinamica, con il supporto dell’Uo di Cardioanestesia, afferenti al Dipartimento dell'Alta Specialità del Cuore.
Tali risultati sono stati ottenuti anche grazie alla competenza e professionalità del personale infermieristico di reparto, di sala operatoria e di terapia intensiva nonché dei tecnici della perfusione extracorporea fortemente motivati a coadiuvare tutto lo staff medico coinvolto.
Le nuove procedure chirurgiche e interventistiche per via trans femorale, trans apicale e ad accesso minimo rappresentano una tappa intermedia all’esecuzione di procedure chirurgiche “robotizzate” che potrebbe rappresentare una delle prossime tappe nel piano di innovazione tecnologica in cardiochirurgia presso l’Aor San Carlo.
L’impatto derivante dall’introduzione di tutte queste nuove metodiche è rilevante, se si considera che poche strutture sanitarie nell'area del Centro – Sud effettuano tale tipologie di intervento, così da candidare l’Ospedale San Carlo come centro di attrazione anche in ambito extra regionale.
BAS 05