Sanità: nessun aumento per redditi manager

Precisazioni su affermazioni cons. Venezia. Il trattamento economico aggiuntivo ai direttori delle aziende sanitarie basato su un contratto preesistente e su verifiche di una commissione di cui fanno parte Ministero e magistrati

In merito alla questione sollevata dal consigliere regionale Mario Venezia circa presunti incrementi economici di retribuzione ai dirigenti di aziende della Sanità lucana si precisa quanto segue.
Il trattamento economico aggiuntivo per alcuni vertici di aziende sanitarie deliberato dalla Giunta regionale nella seduta dello scorso 21 settembre ed in altre precedenti fa riferimento a previsioni contrattuali risalenti agli anni passati e a periodi di gestione sempre riguardati periodi trascorsi da tempo, come, per altro testimonia il fatto che alcune delle persone interessate non siano nemmeno più in carica.
Il trattamento economico aggiuntivo, indicato sbrigativamente come “quota di premialità”, fa riferimento a precisi parametri che erano stati individuati all’atto della stipula del contratto (con la relativa indicazione del peso nel determinare la quota di premialità) e il cui raggiungimento è stato verificato da un’apposita commissione tecnica il cui lavoro non è affatto sottoposto al potere politico della Regione o al suo esecutivo e di cui fanno parte anche esponenti del Ministero della Sanità e magistrati del Consiglio di Stato e del Tar.
Le delibere di giunta, quindi, hanno rappresentato una semplice ottemperanza a previsioni contrattuali e normative pregresse per le quali la giunta ha effettuato solo una presa d’atto
Non riconoscere quanto contrattualmente stabilito e accertato da un organismo a ciò deputato avrebbe esposto la Regione solamente ad azioni giudiziarie che avrebbero finito col rappresentare un maggior costo per l’ente e, quindi per la comunità.

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