“Quattro i punti cardine del provvedimento: la proroga di sei mesi del rimborso dei debiti, l’allungamento delle scadenze dei mutui, la copertura del rischio-tassi ed il rafforzamento patrimoniale”
“Le analisi macroeconomiche evidenziano che oltre il 40 per cento delle imprese ha debiti per più del doppio del capitale netto, un dato preoccupante che non va drammatizzato, ma che fotografa, in questa fase dell’economia, un livello di risorse insufficiente a sostenere il peso degli investimenti per uscire dalla crisi e dal ristagno economico”. E’ quanto fanno rilevare i coordinatori regionale e provinciale vicari del Pdl, Gianni Rosa e Mariamo Pici.
“In questo quadro – sottolineano i due consiglieri regionali – arriva un’importantissima nuova moratoria sostenuta con forza dal Governo nazionale, siglata con le banche e Confindustria per sostenere il rafforzamento patrimoniale delle aziende, sopratutto delle piccole e medie imprese che maggiormente soffrono dell’impasse economico. L’impegno assunto dagli istituti di credito, sotto la regia del Ministero dell’economia, per traghettare le imprese oltre la crisi, lo possiamo riassumere in quattro pilastri: la proroga di sei mesi del rimborso dei debiti, l’allungamento delle scadenze dei mutui, la copertura del rischio-tassi e, appunto, il rafforzamento patrimoniale. Sia chiaro che il rafforzamento patrimoniale è un problema strutturale, confermato dalle cifre elaborate da Cerved Group al congresso Forex, assise degli operatori finanziari, di fine settimana, che non vanno, però enfatizzate, ma relazionate al trend degli ultimi anni. Infatti, il livello medio di indebitamento risulta invariato rispetto al 2008, un segnale di forza delle nostre imprese che fa il paio con quello che ha fatto il governo Berlusconi con i conti pubblici durante la crisi”.
“Mentre il ‘teatrino della politica’ italiana messo in atto dalle opposizioni – continuano Rosa e Pici – sempre più autoreferenziali e scollegate con il Paese reale, sa solo gridare nelle piazze, l’azione governativa c’è, va avanti ed è sempre propositiva. Questo accordo darà alle imprese italiane un notevole contributo di risorse; le banche sono impegnate a concedere finanziamenti alle società ‘in proporzione all’aumento di capitale versato dai soci’. Si innesca in questo modo un circuito virtuoso: si rafforza il patrimonio, quindi, migliora il rating della società, si rafforza il merito creditizio con relativo minor costo del denaro. Per il nostro Mezzogiorno e la Basilicata è un’ottima notizia, poiché le piccole imprese saranno le più incentivate ad ottenere finanziamenti, sotto forma di prestiti partecipativi, sostegno ai soci e agli investimenti. Un’altra dimostrazione del ‘Governo del fare’ dopo il Piano per il Sud che, lasciando ad altri uno sterile ed assistenzialistico meridionalismo con le sue politiche, interviene, invece, sui gap strutturali, economici e finanziari”.