POZZO MONTE GROSSO 2, CSAIL: GIU’ LE MANI DALLE ROYALTIES

“Abbiamo profondo rispetto dei cittadini residenti a Bucaletto di Potenza e ribadiamo la nostra piena solidarietà per gente che vive in condizioni di precarietà da troppi anni, ma ci sia consentito denunciare tentativi demagogici e di strumentalizzazione manifestati con la proposta di attingere dal solito “Pozzo di San Patrizio” che è costituito dalle royalties del petrolio estratto in Val d’Agri”. E’ quanto sostiene il Csail, in una nota a firma del presidente Filippo Massaro, per il quale “vanno smascherate iniziative che illudono la gente. Intanto c’è una grande contraddizione che riguarda l’operato dell’Amministrazione Comunale, di tutte le forze politiche e associazioni ambientaliste e comitati popolari di Potenza. Tutti si sono battuti contro il progetto di far trivellare anche Monte Grosso, proprio a due passi da Potenza, dove ci sarebbe petrolio per 100 milioni di barili. Il progetto – è il caso di ricordare – deve il proprio nome alla presenza di un precedente pozzo esplorativo – Monte Grosso 1, oggi chiuso – nel medesimo sito”.
“Il nuovo pozzo di esplorazione – prosegue Massaro – sarebbe collocato sul medesimo piazzale, a pochi metri dal precedente, a metà strada tra Potenza e Brindisi di Montagna e nelle vicinanze del Parco della Grancia. Dunque ci sono motivazioni valide per opporsi come facciamo noi in tanti casi (ultimo il pozzo Alli 2 davanti l’ospedale di Villa d’Agri) Ma, il ricorso alle royalties non credo possa essere una rivendicazione della comunità potentina che – dice Massaro – si oppone alla perforazione di pozzi nel suo territorio mentre sia in Val d’Agri che nel Sauro le comunità locali convivono con queste attività e sono costrette e subirne effetti e conseguenze sulla salute, l’ambiente, l’impatto negativo per attività agricole di qualità e produttive.
Perciò il “popolo del petrolio” – conclude il Csail – non potrà mai accettare un’ulteriore estensione delle royalties per esigenze e bisogni popolari, ripetiamo, degni di grande considerazione ma che devono trovare altre soluzioni finanziarie con interventi nazionali o comunitari”.

BAS 05

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