Il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale: avevamo previsto la difficoltà burocratica e il disagio individuale nel dover affrontare l’intricata giungla cartacea per avere diritto all’esenzione
“Come previsto. Da qualche giorno il caos regna sovrano negli studi medici, nelle farmacie e all’interno degli uffici comunali intasati da un’utenza sanitaria a dir poco confusa e preoccupata per quanto concerne la modulistica da presentare per documentare il proprio indicatore reddituale ed il proprio stato di salute”. E’ quanto afferma il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, precisando che “è da luglio che la questione era stata avviata in sede istituzionale e spiegata a toni decisi anche durante il Consiglio regionale del 27 e 28 luglio che poneva all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio 2011-2013 e durante il quale era stata sviscerata una lunga discussione proprio sulla rimodulazione dei ticket farmaceutici e ambulatoriali. In quella occasione i Popolari uniti pur non avendo la sfera di cristallo, ne avevano previsto sia la difficoltà burocratica che il disagio individuale nel dover affrontare l’intricata giungla cartacea per avere diritto all’esenzione oltre che alla ineguaglianza sociale nell’applicazione della pianificazione ed i Popolari Uniti lo avevamo detto ad alta voce e non votando il provvedimento”.
“Una voce che pensavamo potesse essere ascoltata e rafforzata dai sindacati e da tutti gli interessati – aggiunge Scaglione – che soltanto oggi inoltrano comunicati stampa e si eleggono a paladini di una questione che coinvolge tutti, anche la stessa politica che ha nelle proprie famiglie situazioni di fasce di reddito differenti o anziani e invalidi. Giorni fa lo avevamo ribadito ancora all’assessore alla Sanità di Basilicata chiedendogli di rivedere o ritirare la delibera per rimodulare la prassi burocratica ma a poco è servito provvedere ad introdurre, in fase transitoria, l’autocertificazione in quanto dal 1 dicembre 2011 sarà obbligatoria l’esibizione del modello Isee che è un parametro ottenuto dal rapporto tra l'Ise e il numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una scala di equivalenza stabilita dalla legge che determina la situazione economica individuale, parametrata rispetto al numero dei componenti del nucleo familiare per richiedere ad Enti ed Istituzioni prestazioni sociali agevolate o servizi di pubblica utilità (asili nido, mense scolastiche, assistenza agli anziani non autosufficienti, esenzioni ecc.). L'Isee è disciplinato da una regolamentazione normativa e gestionale di livello nazionale e generale, mentre ancora poco sviluppata è la normativa regionale. Infine, incerta e disomogenea è l’applicazione dell’Isee nel sistema locale di offerta dei servizi sociali e dei servizi socio-sanitari che spesso, come ora sta accadendo si rivela essere un vero e proprio boomerang indirizzato alla collettività”.