La Giunta regionale ha approvato il provvedimento di ridefinizione del quadro di riferimento relativo all’erogazione delle prestazioni di riabilitazione estensiva ex art.26 Legge 833/1978. Con questa misura, si intende rispondere alla necessità di garantire un’equa distribuzione delle risorse, un migliore accesso alle cure da parte dei cittadini e una maggiore appropriatezza nell’organizzazione dell’offerta assistenziale.
A decorrere dal 2025 il tetto di spesa complessivo regionale, per l’acquisto di prestazioni riabilitative dalle strutture private accreditate, è rideterminato in 30,6 milioni di euro, ovvero il valore della spesa consuntivata nell’anno 2011.
Le Aziende Sanitarie di Potenza e Matera potranno utilizzare la quota del 2% della spesa storica (consuntivato 2011), pari complessivamente a circa 612 mila euro, da destinare all’incremento dei budget già assegnati alle strutture contrattualizzate o alla stipula di nuovi contratti, in funzione della domanda di assistenza e delle criticità emergenti sul territorio.
Al fine di adeguare le tariffe delle prestazioni sanitarie, il tetto di spesa è incrementato, per il 2025 del 10%, per un ammontare complessivo di oltre 33,6 milioni e per il 2026, del 15%, arrivando a superare i 35 milioni di euro.
La revisione tariffaria interessa tutte le tipologie di prestazioni ex art.26 compresi i regimi ambulatoriale, residenziale, semiresidenziale e domiciliare.
«Questo provvedimento – ha detto l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico – rappresenta un passo avanti significativo per garantire un sistema riabilitativo più equo, moderno e vicino ai bisogni delle persone, soprattutto quelle più fragili. È anche un segnale di attenzione verso le strutture accreditate, che svolgono un ruolo essenziale nella rete dei servizi territoriali. Non si tratta solo di un aggiornamento tecnico o contabile – ha aggiunto Latronico – ma di un investimento in appropriatezza, trasparenza e qualità. Il potenziamento della riabilitazione territoriale, integrato con l’uso degli strumenti digitali e delle valutazioni multidimensionali, ci consente di rafforzare il ruolo del territorio, evitando ricoveri impropri e favorendo la permanenza delle persone nel proprio domicilio quando clinicamente possibile».
La delibera prevede, infine, che le Aziende Sanitarie sottoscrivano i contratti con le strutture accreditate presenti sul territorio, indipendentemente dall’ambito di collocazione della sede legale, garantendo coerenza con i provvedimenti autorizzativi e nel rispetto della normativa regionale vigente.