Dialisi, la Regione Basilicata precisa

Nello stigmatizzare recenti dichiarazioni polemiche, si ribadisce la piena capacità del sistema sanitario regionale di assistere tutti i pazienti che necessitano di prestazioni dialitiche sul territorio regionale. Il servizio sanitario pubblico tutela gli interessi della collettività.

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Il palazzo della Regione Basilicata

La Giunta regionale, con la DGR n.473/2025, nel rispetto del DLgs n.502/1992 e smi e dei limiti di spesa definiti dall’art.14, comma 15 del DL n.95/2012 e smi ha definito, per ciascuna Azienda Sanitaria Locale e per gli anni 2025-2026, il budget annuo di spesa per l’acquisto da privato accreditato delle prestazioni di specialistica ambulatoriale da erogare ai cittadini lucani. Tale provvedimento ha rinviato alle ASL la definizione del budget di spesa da assegnare a ciascuna struttura accreditata con il SSR ed ha stabilito che le ASL sottoscrivano il relativo contratto per l’acquisto delle prestazioni ambulatoriali ex art. 25 legge n.833/1978 con le strutture che operano nel territorio di competenza, indipendentemente dall’ambito di collocazione della sede legale delle stesse e dalla tipologia di struttura di cui alla LR n.28/2000 e smi (sede principale, sede decentrata etc.), caso in cui ricade la società SM2 srl che, per la prima volta, si è vista assegnata un budget di spesa anche dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera.

Alla società SM 2, pertanto, è stato assegnato da Asp e Asm un tetto complessivo pari, per l’anno 2025, ad € 840.839,75, superiore sia all’ultimo tetto validamente assegnato, relativo al 2022, pari ad € 762.579, sia a quello assegnato per il 2023-2024, successivamente annullato dal TAR, pari ad € 836.573. A tal proposito, con riferimento ai tetti di spesa assegnati per l’anno 2022, si precisa che gli stessi contrariamente a quanto falsamente affermato da soggetti soccombenti dinanzi alla giustizia amministrativa, sono stati quantificati nel pieno rispetto della normativa vigente poichè nell’anno in questione la Regione Basilicata non presentava l’equilibrio economico finanziario richiesto dalla legge per non operare il taglio lineare del 2% sull’ammontare complessivo del tetto.

Nello stigmatizzare dichiarazioni recentemente rilasciate da alcuni, si ribadisce la piena capacità del sistema sanitario regionale di assistere tutti i pazienti che necessitano di prestazioni dialitiche su tutto il territorio regionale, essendo obiettivo unico del servizio sanitario pubblico quello di tutelare gli interessi generali della collettività e non quelli particolari.

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