Smart Specialization, Napoli: strumento fondamentale

Per il capogruppo di Forza Italia una strategia “in grado di favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza, ma anche l’innovazione e l’innalzamento delle competenze dei giovani

&ldquo;Nessun dubbio che la smart specialization sia uno degli strumenti fondamentali per superare la cronica tendenza al sottosviluppo della nostra regione, perch&eacute; in grado di favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza, ma anche l&rsquo;innovazione e l&rsquo;innalzamento delle competenze dei giovani, fattori che nei nuovi equilibri della competitivit&agrave; internazionale sono in grado di fare la differenza&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene Michele Napoli, capogruppo di Forza Italia di Basilicata, relativamente alle Linee d&rsquo;intervento della Smart Specialization, oggetto di discussione della seduta di domani del Consiglio regionale della Basilicata.<br />Per Napoli &ldquo;il miglioramento della qualit&agrave; del sistema dell&rsquo;istruzione, attraverso la diffusione di competenze specifiche e il sostegno al processo di innovazione e digitalizzazione della scuola, pongono il nostro sistema dell&rsquo;apprendimento in linea con le sfide di una nuova societ&agrave; globale in continua evoluzione soprattutto se accompagnato da nuovi percorsi formativi in grado di intensificare i rapporti tra scuola, formazione e imprese in maniera tale da favorire l&rsquo;ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e una maggiore coesione sociale. Si tratta di misure ineludibili – prosegue l&rsquo;esponente azzurro – in una regione, la Basilicata, dove il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni &egrave; del 47,6 per cento, cio&egrave; il triplo del tasso di disoccupazione generale, e dove i neet, cio&egrave; quanti non lavorano e non studiano, ammontano, secondo Unioncamere, a 53.0000 unit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;alternanza scuola lavoro, che permette agli studenti degli istituti superiori (Istituti professionali, tecnici e licei) di svolgere una parte del percorso formativo presso un&rsquo;impresa o un ente, consente – ha sottolineato Napoli – di integrare il mondo dell&rsquo;istruzione con quello della formazione e del lavoro, permettendo ai ragazzi di imparare nelle aziende gli strumenti del mestiere e contribuendo a risolvere una autentica piaga della Basilicata, quella di una moltitudine di giovani che sanno ma non sanno fare, nel senso che non sono in possesso di quella dimensione pratica e tecnica del sapere che &egrave; l&rsquo;arma vincente per&nbsp; un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Ma perch&eacute; la smart specialization non si trasformi in un nuovo &lsquo;libro dei sogni&rsquo;-&nbsp; ha precisato l&#39;esponente azzurro – occorre stipulare convenzioni con imprese, camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura e terzo settore, disposte ad ospitare lo studente per il periodo dell&rsquo;apprendimento o a consentire al tirocinante di fare formazione on job, in azienda&quot;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; cos&igrave; – ha concluso Napoli – che si spingono le aziende ad assumere i giovani che esse stesse hanno formato e che risultano essere funzionali alle esigenze aziendali; &egrave; cos&igrave; che si rende il capitale umano reale fattore di crescita economica e sociale di un territorio&quot;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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