Riorganizzazione Alsia, audizioni in prima e terza Ccp

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, il segretario dell’Ugl-Fna, i presidenti dell’Ara, dell’Aluvelp e dell’ordine dei veterinari della provincia di Potenza hanno espresso le loro valutazioni in merito al Ddl in esame

Prosegue l&rsquo;esame del disegno di legge relativo alla riorganizzazione dell&rsquo;attivit&agrave; amministrativa dell&rsquo;Alsia (Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura). Questa mattina si sono riunite, in seduta&nbsp; congiunta, le Commissioni consiliari prima e&nbsp; terza (Affari istituzionali e Attivit&agrave; produttive-territorio&ndash;ambiente), presiedute rispettivamente dai consiglieri Santarsiero (Pd) e Pietrantuono (Psi). La seduta &egrave; stata dedicata alle audizioni dei presidenti dell&rsquo;Ara (Associazione regionale allevatori della Basilicata) Palmino Ferramosca, dell&rsquo;Aluvelp (Associazione lucana veterinari liberi professionisti), Michele Andrea Taccogna, e dell&rsquo;ordine dei veterinari della provincia di Potenza, Enrico Cariati, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil-Fp, Roberta Laurino, Cisl-Fp, Giuseppe Bollettino, Uil-Fpl, Francesco Coppola e del segretario provinciale dell&rsquo;Ugl-Fna, Francesco Pirretti.<br /><br />Il presidente dell&rsquo;Ara, Ferramosca, insieme al direttore Augusto Calbi, ha illustrato il ruolo fondamentale svolto dall&rsquo;associazione a supporto degli allevamenti lucani. &ldquo;Nata dalla fusione delle Apa di Potenza e Matera l&rsquo;Ara di Basilicata&nbsp; &ndash; ha spiegato il direttore Calbi – attua negli allevamenti zootecnici attivit&agrave; complementari al miglioramento genetico. Le attivit&agrave; tecniche in zootecnia sono sempre state svolte dal Sistema Allevatori che rappresenta, da decenni, il &lsquo;braccio operativo&rsquo; del dipartimento Agricoltura, competenza che l&rsquo;Alsia non pu&ograve; garantire. L&rsquo;Ara &ndash; ha proseguito Calbi &ndash; negli anni ha definito una routine operativa consolidata che dal Sistema allevatori nazionale e dalle altre regioni italiane viene presa a modello come un sistema efficiente a cui fare riferimento&rdquo;. A testimonianza di queste considerazioni sono intervenuti il prof. Giuseppe Cringoli, direttore del Centro regionale per il monitoraggio delle parassitosi della Regione Campania dell&rsquo;Universit&agrave; degli studi di Napoli, il quale ha manifestato l&rsquo;interesse del mondo scientifico universitario all&rsquo;organizzazione lucana e il vicepresidente dell&rsquo;Istituto zooprofilattico sperimentale dell&rsquo;Umbria e delle Marche, Giovanni Filippini che ha parlato di un &ldquo;modello integrato di assistenza tecnica interessante, quasi unico a livello nazionale&rdquo;.<br /><br />Il presidente dell&rsquo;Aluvelp Taccogna, in rappresentanza dei circa 60 veterinari liberi professionisti operanti in Basilicata, ha espresso le preoccupazioni della categoria per la riforma in atto. &ldquo;Siamo di fatto dei precari e preoccupati per il futuro &ndash; ha detto Taccogna -. Non &egrave; chiaro a chi e come saranno affidati i servizi di assistenza tecnica. Se il modello lucano &egrave; punto di riferimento per le altre regioni &ndash; ha chiesto – perch&eacute; oggi si guarda ad altre soluzioni?&rdquo;<br /><br />Anche il presidente dell&rsquo;ordine dei veterinari della provincia di Potenza, Cariati, ha manifestato le apprensioni della categoria circa l&rsquo;incertezza relativa alla sopravvivenza dei servizi di assistenza tecnica e al futuro lavorativo dei veterinari professionisti. &ldquo;Se le competenze dovessero passare all&rsquo;Alsia &ndash; ha detto &ndash; il lavoro di circa un terzo degli iscritti all&rsquo;Ordine sarebbe a rischio. Quello lucano &ndash; ha ribadito – &egrave; un sistema collaudato da 30 anni e la figura del medico veterinario &egrave; cruciale soprattutto nelle aree interne&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I lavoratori Alsia sono orfani o figliastri della Regione Basilicata?&rdquo; Con questa domanda il segretario provinciale dell&rsquo;Ugl-Fna, Pirretti ha sollecitato il tema della tutela dei precari dell&rsquo;Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura. Pirretti nell&rsquo;affermare che oggi &ldquo;vi sono i presupposti normativi per la stabilizzazione dei 46 dipendenti&rdquo; ha manifestato la volont&agrave;, da parte dei lavoratori precari, di optare, tra le possibili soluzioni, anche per un contratto part-time.<br /><br />Per la rappresentante della Cgil-Fp, Laurino &ldquo;la riforma dell&rsquo;agenzia dovrebbe collocarsi nell&rsquo;ambito di un processo pi&ugrave; complessivo di riforma dell&rsquo;intera governance agricola che ancora non c&rsquo;&egrave;&rdquo;. &ldquo;La mancanza di una visione globale si avverte perch&eacute; &ndash; ha precisato &ndash; se da un lato si disegna una cornice futurista possibile di quello che potr&agrave; essere l&rsquo;Alsia di domani, dall&rsquo;altro il disegno di legge si limita a fare delle enunciazioni lasciando tutto aperto, immaginando un sistema di reti anche con il privato senza spingersi oltre e senza dire in maniera chiara con quali modalit&agrave; operative e giuridiche si intende procedere&rdquo;. Laurino ha poi posto l&rsquo;accento sulla tematica degli assetti organizzativi. &ldquo;Non si parla in nessun luogo del personale Alsia ben sapendo che l&rsquo;Agenzia ospita il personale a tempo indeterminato con contratto di diritto pubblico, il personale a tempo indeterminato con contratto di diritto privato e i 46 storici precari Alsia, tecnici agricoli con contratto a tempo determinato di diritto pubblico, gi&agrave; in possesso dei requisiti di legge per una stabilizzazione diretta&rdquo;. Per la Laurino &ldquo;sarebbe il caso di valutare il trasferimento delle funzioni storiche di Alsia all&rsquo;interno del dipartimento Agricoltura, e con esse il personale con contratto di diritto pubblico, ivi compresi i precari a tempo determinato, lasciando che la nuova Alsia diventi il luogo per quelle sperimentazioni che al momento restano molto incerte e che rischierebbero di compromettere, se non dovessero andare a buon fine, anche la mission storica dei servizi di sviluppo agricolo. Nelle attivit&agrave; innovative troverebbero anche una definitiva sistemazione i lavoratori ex Agrobios&rdquo;.<br /><br />Il rappresentante della Cisl-Fp Bollettino, ha avanzato, su mandato dell&rsquo;assemblea dei dipendenti dell&rsquo;Alsia svoltasi il 4 settembre scorso, una serie di osservazioni condivise dall&rsquo;organizzazione sindacale inerenti gli assetti del personale. &ldquo;In particolare &ndash; ha precisato Bollettino &ndash; si propone che &lsquo;il personale a tempo indeterminato in forze presso l&rsquo;Alsia, quale che sia il contratto collettivo applicato, anche di natura privatistica, in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, &egrave; trasferito nei ruoli organici della Regione Basilicata ed assegnato funzionalmente all&rsquo;Alsia&rsquo;. &ldquo;Per quanto concerne l&rsquo;articolo 9 del ddl &ndash; ha proseguito &ndash; se ne propone la cancellazione in quanto l&rsquo;Agenzia ha una propria autonomia giuridica, amministrativa e contabile attribuita dalla legge. Tale strumentalit&agrave; deve essere mantenuta e non si ritiene possibile accorpare le funzioni amministrative dell&rsquo;Agenzia a quelle della Regione&rdquo;.<br /><br />Le audizioni si sono concluse con l&rsquo;intervento del rappresentante Uil-Fpl, Coppola il quale ha in linea di massima condiviso le linee proposte dal disegno di legge in esame &ldquo;Dopo otto anni di commissariamento &egrave; giunto il momento di trovare le soluzioni pi&ugrave; adeguate. L&rsquo;Alsia &ndash; ha detto Coppola &ndash; si deve strutturare attraverso sinergie con il mondo della ricerca. Ci&ograve; implica la ridefinizione della dotazione organica dell&rsquo;Ente salvaguardando tutti i profili professionali attuali. Speriamo &ndash; ha concluso &ndash; che i tempi non siano lunghi in attesa della riforma della governance in agricoltura&rdquo;.<br /><br />Sull&rsquo;argomento sono intervenuti i consiglieri Mollica, Rosa, Perrino, Pace, Romaniello, Castelluccio e Galante. Condivisa la scelta proposta dal presidente della prima Commissione Santarsiero, di completare il programma delle audizioni sentendo il Dirigente&nbsp; generale del dipartimento al ramo e di proseguire successivamente con l&rsquo;analisi dell&rsquo;impianto legislativo e le proposte di emendamento.&nbsp;<br /><br />Ai lavori erano presenti, oltre ai presidenti Santarsiero (Pd) e Pietrantuono (Psi), i consiglieri Bradascio (Pp), Polese e Robortella (Pd), Galante (Ri), Leggieri e Perrino (M5s), Romaniello (Sel), Pace (Gm), Mollica (Udc), Rosa (Lb-Fdi), Benedetto (Cd), Castelluccio e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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