Rifiuti, Ola: produzione di Css non è riciclo nè differenziata

“Il ricorso all’incenerimento dei rifiuti come soluzione finale non risolve il ricorso alle discariche”.
E’ quanto comunica la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) in una nota stampa.
“L’incenerimento – scrive la Ola – non fa sparire un rifiuto: molto più semplicemente, lo trasforma in diossina”. “L’organico prodotto in Basilicata – continua la nota – è pari a circa 100 mila tonnellate all’anno e deve essere necessariamente trattato in impianti di compostaggio verde e anaerobici, al fine di produrre bio-compost di qualità e bio-gas naturale”.
“La produzione di Css (Combustibile Solido Secondario) – sostiene la Ola – non è riciclo né raccolta differenziata, ma solo un diverso modo di appaltare la raccolta di immondizia ai privati, rendendola economicamente sconveniente per i cittadini, ma molto interessante per i privati, oltre ad essere una scelta dannosa, come dimostra una intera sperimentazione internazionale (e la stessa Fenice di San Nicola di Melfi), sui rischi indotti da ogni distruttore termico”.
L’associazione, in riferimento al coinvolgimento del Difa, Dipartimento di ingegneria e fisica ambientale dell’Università di Basilicata, nella programmazione del Piano regionale dei rifiuti, chiede alla Regione se la volontà è rivolta a favorire una politica di incenerimento con consequenziali discariche per ceneri. "Una soluzione finale – conclude la Ola – che trasformerà anche l’organico, e non solo l’indifferenziato, in Combustibile solido secondario”.

bas 08

    Condividi l'articolo su: