“Prive di fondamento le critiche rivolte in merito al loro operato in ordine alla gestione dell’emergenza sanitaria. Al bando le battaglie di matrice prettamente personale che finiscono con l’ostacolare gli obiettivi della Giunta regionale”
“Inaccettabili e prive di fondamento le critiche rivolte in questi giorni all’ assessore regionale alla Sanità Leone e al direttore generale Esposito in merito al loro operato in ordine alla gestione dell’emergenza sanitaria”. Lo afferma il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto che si dice “Distante mille miglia dal condividere la presa di posizione formulata dal consigliere Zullino. La stessa – prosegue Quarto – risulta ingiustificata e priva di qualsiasi ricostruzione logica. Infatti il dipartimento Sanità della Regione Basilicata ha dimostrato grande competenza e professionalità nella gestione dell’emergenza pandemica da Covid 19. Tutto l’operato della task-force lucana pur nella complessità e difficoltà del momento ha confermato capacità acclarate tali da divenire un modello per l’intero territorio nazionale”.
“In particolare – prosegue l’esponente di Basilicata positiva – il direttore generale Esposito ha dato prova sotto la sagace regia dell’assessore Leone di doti indiscusse, accompagnate da equilibrio e modus operandi qualificato. La sanità lucana dopo i travagliati anni passati necessita oggi di eccellenze professionali per poter rinascere e ripartire. Tutto va abbinato al dovuto e necessario ausilio della politica delle forze di maggioranza che pur nella diversità delle posizioni deve contribuire nella sostanza con un apporto costruttivo al miglioramento e al raggiungimento della piena efficienza dell’intera struttura sanitaria regionale”.
“Al bando, quindi – conclude Quarto -, le battaglie e le condotte di matrice prettamente personale che finiscono con l’ostacolare gli obiettivi e le finalità della Giunta regionale, costantemente predisposta ad una politica di cambiamento che ha come obiettivo primario ed esclusivo la tutela della salute dei cittadini lucani”.