Una sanità vicina alle persone, costruita nei luoghi della quotidianità, tra le case, le scuole e i piccoli presidi di comunità. È questa la direzione intrapresa dalla Basilicata nel nuovo corso della politica sanitaria regionale, raccontata nel rapporto “Un anno di sanità lucana” presentato dall’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR Cosimo Latronico.
Al centro del documento il tema della cura sul territorio che si traduce in un piano organico di investimenti e riforme: nuove Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali, oltre a un vasto programma di assunzioni e di rafforzamento della medicina di prossimità.
“Abbiamo voluto riportare la sanità nei luoghi della vita quotidiana dei cittadini – spiega Latronico – investendo in strutture e persone che rendano la cura più accessibile, umana e continua. La salute non si difende solo in ospedale, ma soprattutto nel territorio, dove la prevenzione e la relazione fanno la differenza”.
Il piano triennale dei fabbisogni 2025-2027 prevede 1.623 nuove assunzioni, tra medici, infermieri e personale sanitario, con circa 200 infermieri di comunità destinati ai servizi territoriali. Parallelamente, da quest’anno è operativo il ruolo unico dei medici di medicina generale, con la nascita delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), strumenti pensati per integrare il lavoro dei medici di base, dei pediatri e degli specialisti.
Accanto alla rete sanitaria, la Regione punta anche sulla prevenzione e sull’educazione alla salute. Con la “Rete delle scuole che promuovono la salute” e i nuovi programmi di screening oncologici – tra cui quelli per prostata e polmone – la Basilicata si conferma tra le regioni più virtuose d’Italia.
“La cura non è solo un atto medico – sottolinea l’assessore – ma un percorso di fiducia e responsabilità condivisa. Significa accompagnare le persone prima che la malattia si manifesti, educare a stili di vita sani e garantire equità di accesso alle cure per tutti”.
Un ruolo decisivo è affidato anche al PNRR – Missione 6, che finanzia 19 nuove strutture territoriali tra Potenza e Matera, oltre a investimenti in telemedicina, digitalizzazione e tecnologie diagnostiche avanzate per oltre 60 milioni di euro. “Con queste risorse – aggiunge Latronico – stiamo costruendo una sanità capace di ascoltare e di intervenire in tempo, di essere presente anche nei luoghi più periferici. È una sfida che unisce innovazione e umanità, tecnologia e prossimità”.
La visione che emerge dal rapporto è quella di una Basilicata che, partendo dal territorio, vuole disegnare un modello di sanità moderna, sostenibile e partecipata.
“La cura – conclude Latronico – è il nostro modo di prenderci cura della comunità. Una sanità che funziona è quella che sa restare vicina, che mette la persona al centro e non la patologia”.