Piano casa, Rosa e Castelluccio: in III Ccp non si decide

I consiglieri del Pdl invitano il presidente Folino a richiamare in aula il provvedimento per “aprire una discussione alla luce del sole affinché i cittadini e le imprese si rendano conto di chi vuole il male della nostra regione”

“Rispettiamo il lavoro dei colleghi consiglieri regionali, ma dobbiamo sottolineare che per l’ennesima volta (lunedì scorso) è stato impedito alla terza Commissione Consiliare permanente di svolgere un regolare lavoro sul provvedimento conosciuto come ‘Piano Casa’”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa e Paolo Castelluccio

“La Commissione – proseguono i consiglieri – ha dovuto ammainare la bandiera bianca per colpa dell’arroganza di un Governo regionale complice del Pd lucano, delle sue dinamiche interne e dei suoi problemi. Sul ‘Piano Casa’ oramai in discussione da mesi non si riesce a decidere, un tema importante per i cittadini, scaduto dal 31 dicembre del 2011 e mai prorogato. Incomprensibili i veti incrociati (tutti di maggioranza) che bloccano una norma che di certo darebbe vitalità all’economia lucana ed in particolare alla piccola e media impresa del comparto edile. Parliamo della possibilità di poter ampliare gli edifici residenziali esistenti del 20 per cento in deroga agli strumenti urbanistici. Evidenti i benefici per i cittadini che potrebbero così sistemare i loro fabbricati immettendo in un mercato in crisi denaro contante.
Cosa si aspetta? Dieci mesi di indecisione, con la politica del ‘De Filippo & C. spa’ che non ha trovato ancora una quadra che evidentemente faccia contenti amici e parenti. Un altro danno alla Basilicata rea solo di aver votato questi uomini che oggi dimostrano anche in questo caso la loro arroganza e superficialità”.

“Non crediamo – concludono – che nella prossima riunione di oggi della Terza Commissione Consiliare si arriverà ad una svolta, pertanto, invitiamo il presidente Folino a richiamare in aula il provvedimento, che si apra una discussione alla luce del sole affinché i cittadini e le imprese si rendano conto di chi vuole il male della nostra regione”.

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