Pertusillo: stretta su depuratori, controlli a tappeto case sparse

Il tavolo convocato dall’assessore Mancusi decide la terapia d’urto mentre proseguono gli accertamenti. De Filippo: “Pretendiamo soluzioni”

Al via una “stretta” sul sistema di depurazione nell’area e controlli a tappeto sulle case isolate della zona, per verificare che scarichino in modo corretto i loro reflui. E intanto si va avanti con i controlli. Sono i risultati del “Summit” sul Pertusillo che si è tenuto questa mattina per iniziativa dell’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi.
Il lago del Pertusillo richiede un’attenzione a 360 gradi. Occorre analizzare e capire le reali condizioni dell’invaso, individuandone una volta per tutte le cause e le soluzioni. Il Pertusillo continua a destare preoccupazioni, dopo la denuncia di una morìa di pesci di grossa taglia, che si aggiunge all’allarme del 2010 del proliferare dell’alga cornuta.
“E’ arrivato il momento di fare chiarezza – ha affermato Mancusi, che ha convocato l’incontro tenutosi oggi in Regione d’intesa con il presidente Vito De Filippo – e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Dobbiamo renderci conto quali sino i comportanti all’origine della “malattia” di cui soffre il lago Pertusillo, quali siano cioè le reali origini del problema. Non a caso sono stati chiamati al tavolo tutti gli organi preposti a controllare e a presidiare il territorio. Ritengo, una volta per tutte, che bisogna uscire da queste ambiguità e portare a soluzione i problemi ed è questa la linea del Dipartimento”.
A distanza di oltre anno, però, più di qualcosa è stato fatto per monitorare la situazione ed eliminare le possibili cause inquinanti. A cominciare dagli impianti di depurazione. Come è emerso oggi dall’incontro, cui hanno partecipato la Provincia di Potenza, Il Parco del Lagonegrese, Acquedotto Lucano, l’Arpab, il Corpo Forestale dello Stato, il Consorzio di Bonifica dell’alta Val d’Agri, la Polizia Provinciale e i sindaci dei comuni di Grumento, Viggiano, Spinoso, Montemurro e Sarconi, gli impianti di depurazione di Montemurro e Grumento e quello consortile di Tramutola saranno a regime, con la consegna da parte del Consorzio di bonifica ad Acquedotto Lucano, che è il soggetto deputato alla gestione, entro il mese di settembre, assicurando il corretto smaltimento delle acque reflue.
Un’altra delle questioni affrontate è stata quella del censimento delle case e delle attività antropiche nei pressi del lago e che potrebbero scaricare lì i propri reflui. Di qui l’invito a tutti gli organi preposti ad effettuare controlli serrati e rigorosi, per portare alla luce situazioni anomale che possono compromettere l’habitat naturale del Pertusillo.
Il direttore dell’Arpab, Raffaele Vita, ha presentato alcuni punti fondamentali di un progetto di monitoraggio del Pertusillo, finanziato dal Dipartimento Ambiente della Regione con 300 mila euro e che ha avuto l’avvallo del ministero della Sanità. Il progetto – ha spiegato Vita, è iniziato nel mese di luglio 2011 e durerà di 12 mesi. Si tratta di controlli articolati che vede in gioco 288 campionamenti in cui sono posti all’attenzione di tutti 90 parametri tra cui i sedimenti lacustri e fluviali. I punti di campionamento sono passati da 5 a 7 ed a settembre saranno effettuati controlli anche sul terreno. Una volta acquisiti i dati resta però da capire come mai si siano verificati i fenomeni di questi giorni. Un’analisi che richiede l’impiego di altre competenze ad esempio lo studio delle specie passa in mano all’Istituto di Zooprofilassi. Il passo avanti certificato è quello di predisporre un report mensile di tutte le situazione che causano inquinamento, ormai conosciute da tutte le istituzioni presenti (discariche abusive, smaltimenti abusivi….), e di vigilare e controllare. E’ importante che ci sia trasparenza anche su quelle che sono cause taciute.
“E’ fuori di dubbio che la situazione vada chiarita, affrontata e risolta – ha detto il presidente De Filippo – e non possiamo accettare che alcuni fenomeni restino inspiegabili. Per questo al tavolo abbiamo messo tutte le competenze, scientifiche e operative, ed è imprescindibile un lavoro serrato e puntuale per il quale pretendiamo un solo traguardo: la soluzione definitiva del problema”.

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