Nel presentare la stagione 2013, l’Assessore ha affermato la necessità di trasformare il lavoro del volontariato in un vero indotto economico per il territorio e di destagionalizzare i flussi turistici.
“Coniugare natura, storia, attività collaterali e volontariato. Sono state le parole chiavi che in quattordici anni hanno fatto del parco tematico di Grancia un modello turistico consolidato. Il cuore pulsante è rappresentato dal mondo del volontariato che ogni anno, nonostante le difficoltà, non fa mancare corpo e anima a questa avventura iniziata nel lontano 2000. Senza i volontari, il progetto sarebbe già naufragato”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Marcello Pittella presentando la stagione 2013 del Parco della Grancia. “Lo sforzo da fare – ha aggiunto Pittella – è quello di trasformare questa attrazione che si basa sulla passione e i sacrifici dei volontari, in un vero e proprio indotto economico che contribuisca a creare sviluppo e occupazione per il territorio. Sul modello francese di Puy du Fou, bisogna tarare le prospettive future, a partire dalla destagionalizzazione fino all’organizzazione dei servizi che fanno la differenza nella scelta delle mete da visitare. In questi anni, i numeri di un’occupazione stagionale, anche se minimi, fanno ben sperare: significativi i benefici indiretti e diretti che hanno riguardato le strutture ricettive e la ristorazione dell'area. Inoltre, sono state create opportunità di reddito per agenzie di promozione turistica, di pubblicità, nel campo editoriale, della sartoria, dello spettacolo. Bisogna, però, investire di più in professionalità e strutturare per tempo i servizi sul territorio e la rete dell’accoglienza. Non si può lasciare all’improvvisazione. Il protagonismo delle comunità locali è un fattore determinante per far sì che il progetto continui a crescere. È importante coinvolgere il visitatore, trasportandolo in un viaggio emozionale indietro nel tempo, proponendogli pacchetti integrati che offrono la possibilità di conoscere la piccola Basilicata a portata di mano: dalle bellezze naturalistiche come lo scenario della foresta, all’esposizione di prodotti tipici e manufatti artigiani, fino all’identità del popolo lucano attraverso la messa in scena di un grande spettacolo polimediale che dà voce ai protagonisti di un’epoca che hanno segnato la nostra storia”.
bas 06