Con le Ville romane di S. Gilio (I sec. a.C. – VII sec. d.C.) e di Masseria Ciccotti (I sec. a.C. – III sec. d.C.) Oppido Lucano si piazza tra le eccellenze archeologiche, storiche e paesaggistiche premiate lo scorso 19 Gennaio a Potenza nell’ambito del progetto “Meravilgia Italiana” del Forum Nazionale dei Giovani.
“Il prestigioso riconoscimento di “Meraviglia Italiana” – dichiara il Sindaco Antonietta Fidanza – concorre alla promozione, tutela e valorizzazione del nostro territorio. Oppido Lucano, con il suo patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale, si pone quale punto di riferimento per l’intera area, attraverso azioni di promozione e marketing territoriale che tendono ad un maggiore sviluppo del turismo nella nostra regione”.
Il particolare S. Gilio, riconosciuto nel 2009 quale sito di interesse internazionale dal “World Monument Fund” di New York, ed inserito nella “Watch List 2010”, sorge in posizione panoramica su una collina rivolta verso l’alta valle del Bradano, lungo un tratturo che metteva in comunicazione la Lucania interna con l’Apulia. Del complesso abitativo, costruito sull’intero fianco orientale della collina, sono tuttora visibili resti monumentali relativi alla basis villae, due grandi e articolati impianti termali, una fontana e una serie di cisterne. La proprietà della villa è ipoteticamente attribuibile a personaggi importanti dell’èlite urbana e locale. Al momento, della villa sono visibili: un grande complesso termale costituito dal calidario/frigidario e conservato fino all’attacco della volta, parte della prima terrazza organizzata immediatamente al di sopra della basis villae e l’area deputata all’approvvigionamento idrico, costituito da una fontana e da una grande cisterna a tre ambienti.
La villa di Masseria Ciccotti, invece, sorge in un’area pianeggiante dell’alta valle del fiume Bradano a circa 1 km in linea d’aria dalla villa precedentemente descritta. Si tratta di una villa monumentale, afferente a personaggi di alto rango, probabilmente connessi alla cerchia imperiale, articolata per padiglioni, con una fase di particolare splendore nel III secolo d.C., quando la parte residenziale si dota di ambienti di rappresentanza con splendidi mosaici. Dotato di un’imponente costruzione–terrazzamento, si articola secondo una caratteristica pianta a peristilio. Tra la seconda metà del II secolo d.C. e i primi decenni del III la pars urbana della villa viene notevolmente ampliata con la costruzione di un impianto termale nel settore nord e di un acquedotto che alimenta d’acqua la villa, con l’imponente castellum aquarum all’estremità nord-ovest del sito, inglobato nell’edificio della Masseria Ciccotti. In questo periodo un gruppo di ambienti, ad ovest del peristilio, acquista caratteristiche di spiccata monumentalità, con la realizzazione dell’elaborato pavimento musivo con raffigurazione di Aiòn (il Tempo Assoluto) delle Stagioni.
Per votare le Ville romane di Oppido Lucano: www.meravigliaitaliana.it