"Rimettere al centro il territorio connettendolo con le attività produttive, a partire dal più grande stabilimento auto del paese, è non solo meritevole ma necessario. Proprio perché, come abbiamo avuto modo di sottolineare, in questi anni di ‘lotta di classe al contrario’ – in cui da un lato il padrone con sempre più arroganza sottraeva salario, diritti e garanzie, dall’altro i lavoratori costretti a vedere smontato l’impianto di diritti e tutele conquistate nei decenni che hanno seguito il Secondo Dopoguerra – il rapporto con il territorio diventa necessario anche nella formazione del consenso e della consapevolezza". Lo dichiarano in una nota congiunta Maria Murante, coordinatrice regionale di Sel, e Giovanni Barozzino, senatore di Sinistra Ecologia Libertà.
"L’incontro svoltosi con i vertici della Cgil e della Fiom di Basilicata – che ringraziamo per l’invito – ci parla di quanto necessaria e opportuna una visione politica, un’idea di società del sindacalismo, che non è la sua costituzione in altro, ma la capacità di una lettura dei processi e di una proposta che non esulano dalla sua funzione. E SeL Basilicata vi risponde con le prerogative proprie di una forza politica che, in questi anni, quella ‘lotta di classe al contrario’ la denunciava, provandovi a contrastarla sul piano più propriamente politico e istituzionale. Lo abbiamo fatto e lo faremo con la consapevolezza dello scenario internazionale in cui si collocano le relazioni con la FCA di Marchionne, ma senza per questo rinunciare a una battaglia culturale prima ancora che politica e sindacale, che è la battaglia con la quale va sancito che nessuna modernità produttiva può concepirsi attraverso un medioevo dei diritti e della qualità del lavoro. La sfida sullo scenario globale non è – né può esserlo – il crepuscolo dell’idea di civiltà. Difendere diritti e tutele, e avere una idea inclusiva dello stato sociale dovrebbe rientrare nei compiti di una politica di sinistra".

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