Venerdì 7 novembre 2025, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale “G.B. Pentasuglia” di Matera, la prof.ssa Valeria Termini terrà una lectio magistralis dal titolo: “Transizione energetica, emergenza climatica e sviluppo sostenibile”.
L’iniziativa rientra nella rassegna Democrazia e Futuro sul tema: “Incontri sui valori della Costituzione”, promossa dal Circolo La Scaletta e coordinata da Brunella Carriero e da Nicola Savino, che vede il coinvolgimento delle classi degli Istituti di istruzione superiore della città e dell’area murgiana.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming e seguito simultaneamente dagli studenti degli istituti: I.T.I. G.B. Pentasuglia (in loco), Liceo Scientifico Statale D. Alighieri, Liceo Statale T. Stigliani e Liceo Scientifico Statale Federico II di Altamura, e prevede la presenza, nella sede dell’I.T.I. “G.B. Pentasuglia”, di una rappresentanza scelta dai dirigenti scolastici degli altri istituti. Al termine della lectio sarà dato spazio alle domande degli studenti presenti in aula. Nel corso dell’incontro gli studenti del “Pentasuglia” presenteranno la realizzazione di un inseguitore solare per il quale sono state riutilizzate parti meccaniche destinate alla rottamazione
La lectio della prof. Termini si inserisce in un quadro più ampio di riflessione sulla Costituzione e sulla cittadinanza, declinata nella prospettiva della sostenibilità, della giustizia sociale e della governance delle grandi trasformazioni del nostro tempo. Conosciuta per i suoi studi sull’economia politica applicata ai mercati dell’energia e per la sua attività istituzionale, la relatrice offre agli studenti una visione integrata che unisce ambiente, economia, diritti e istituzioni.
Tra i temi che verranno affrontati:
• la natura complessa della transizione energetica che non è solo passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, ma coinvolgimento di nuovi assetti produttivi, digitalizzazione, distribuzione dell’energia e mutamento dei processi geopolitici.
• il nesso tra sviluppo economico, equità sociale ed emergenza climatica: l’energia come bene comune, la possibilità che la mancata governance della transizione contribuisca a indebolire le basi della democrazia.
• il ruolo della cittadinanza attiva e delle nuove generazioni nel cogliere le opportunità – e nel riconoscere i rischi – connessi al cosiddetto “mondo rinnovabile”, come la dipendenza da nuove filiere, le disuguaglianze emergenti e la necessità di impostare una governance partecipativa.
• la dimensione costituzionale: la Costituzione come occasione per interrogarsi sul modello di società che vogliamo, sul rapporto tra individuo e collettività, tra ambiente e diritti, tra potere politico e responsabilità civica, tra transizione energetica, solidarietà ed eguaglianza sostanziale.
“L’incontro – spiegano i coordinatori del progetto, Brunella Carriero e Nicola Savino – ha l’obiettivo di stimolare nelle studentesse e negli studenti la consapevolezza che le trasformazioni tecnologiche e ambientali non sono neutre rispetto ai diritti, alla democrazia e all’organizzazione della nostra società. In particolare, si vuole far emergere la centralità della Costituzione come quadro di riferimento per interpretare le sfide contemporanee: la tutela della dignità umana, la solidarietà, la promozione del progresso economico e sociale (art. 3 Cost.), il dovere di partecipazione (art. 48 Cost.) e l’adempimento delle generazioni presenti verso quelle future (principio di solidarietà intergenerazionale) e soprattutto gli articoli 9 e 41, riformati nel 2022 per includere la tutela dell’ambiente come principio fondamentale che gode della protezione della Carta Costituzionale.
“Abbiamo voluto legare questo appuntamento della rassegna Democrazia e Futuro sui temi e sull’attualità della Costituzione Italiana – sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Paolo Di Pede – ad una materia di grande impatto che anima il dibattito e appassiona molto non solo le giovani generazioni. La transizione energetica mostra un quadro complesso e ancora non chiaro: emergenza climatica, sviluppo economico e equità sociale sono tre facce della stessa sfida e parte delle criticità geopolitiche. Se non sarà governata, l’emergenza climatica rischia di contribuire a modificare le basi della democrazia”.